14-09-2025, 11:03
La differenza fondamentale tra il Common Law ed il Codice Civile (Civil Low) è l'origine delle fonti: affinché una norma entri a far parte del Codice civile occorre l'approvazione del parlamento, in altre parole una proposta di legge, una discussione con gli eventuali emendamenti alla camera dei deputati ed alla camera del senato, un'approvazione a maggioranza dello stesso testo in entrambe le camere ed alla fine la firma del Presidente della Repubblica. Nonostante il lungo iter parlamentare la legge si forma e si consolida solo nelle "alte sfere" della politica e solo in casi particolari viene coinvolta la popolazione (attraverso i referendum) per la decisione finale. In altre parole, la norma viene imposta dai vertici dello Stato e la popolazione è tenuta ed obbligata a rispettarla ed a farla rispettare.
Nel sistema del Common Law invece la norma viene "decisa" dalla base, dalla popolazione sulla base dell'uso e consuetudine: una determinata norma, considerata dalla maggior parte della popolazione doverosa e menzionata in sentenza dai giudici (eletti anch'essi dalla popolazione), diventa legge e, sulla base del principio del "precedente", viene applicata anche da altri giudici di pari livello.
In linea di principio, si può dire che l'uso e la consuetudine è la fonte principale della legge nel Common Low mentre nel Civil Low (sistema adottato nella maggioranza degli Stati Europei) l'uso e la consuetudine è l'ultima (in ordine d'importanza) fonte normativa che si adotta solo quando non esistono alte fonti primarie o comunque superiori (legge costituzionale, legge ordinaria, decreti del governo e/o ministeriali, leggi regionali, regolamenti provinciali, regolamenti comunali, ecc…).
Il vantaggio del Civil Low è la uniformità della legge sul territorio dello Stato (o della regione): ciò che è lecito a Torino, ad esempio, lo è anche a Palermo e si evitano fenomeni comuni in USA (sempre per fare un esempio) dove è legale la segregazione razziale in certi Stati del Sud ed assolutamente vietata in altri Stati del nord. Il vantaggio, invece, del Common Low è rappresentato dal maggior rispetto della volontà popolare che adotta solo le norme che ritiene più rispettose della comunità stessa, senza alcuna imposizione dall'alto. Anche in un regime di Common Low esistono, comunque, norme imposte dal parlamento nazionale quando queste vengono ritenute di interesse generale; una di queste ad esempio è la norma dei contratti nazionali del lavoro subordinato adottato nel Regno Unito.
Questa non vuole essere, ovviamente una risposta esaustiva (la si potrebbe avere solo da un docente di diritto comparato) ma potrebbe essere una generale infarinatura per comprendere la differenza dei due principali sistemi di formazione normativa adottati nella maggioranza degli Stati nel mondo.
Nel sistema del Common Law invece la norma viene "decisa" dalla base, dalla popolazione sulla base dell'uso e consuetudine: una determinata norma, considerata dalla maggior parte della popolazione doverosa e menzionata in sentenza dai giudici (eletti anch'essi dalla popolazione), diventa legge e, sulla base del principio del "precedente", viene applicata anche da altri giudici di pari livello.
In linea di principio, si può dire che l'uso e la consuetudine è la fonte principale della legge nel Common Low mentre nel Civil Low (sistema adottato nella maggioranza degli Stati Europei) l'uso e la consuetudine è l'ultima (in ordine d'importanza) fonte normativa che si adotta solo quando non esistono alte fonti primarie o comunque superiori (legge costituzionale, legge ordinaria, decreti del governo e/o ministeriali, leggi regionali, regolamenti provinciali, regolamenti comunali, ecc…).
Il vantaggio del Civil Low è la uniformità della legge sul territorio dello Stato (o della regione): ciò che è lecito a Torino, ad esempio, lo è anche a Palermo e si evitano fenomeni comuni in USA (sempre per fare un esempio) dove è legale la segregazione razziale in certi Stati del Sud ed assolutamente vietata in altri Stati del nord. Il vantaggio, invece, del Common Low è rappresentato dal maggior rispetto della volontà popolare che adotta solo le norme che ritiene più rispettose della comunità stessa, senza alcuna imposizione dall'alto. Anche in un regime di Common Low esistono, comunque, norme imposte dal parlamento nazionale quando queste vengono ritenute di interesse generale; una di queste ad esempio è la norma dei contratti nazionali del lavoro subordinato adottato nel Regno Unito.
Questa non vuole essere, ovviamente una risposta esaustiva (la si potrebbe avere solo da un docente di diritto comparato) ma potrebbe essere una generale infarinatura per comprendere la differenza dei due principali sistemi di formazione normativa adottati nella maggioranza degli Stati nel mondo.

