29-05-2023, 18:35
Buonasera.
Dopo il decesso di mio padre, da anni sofferente di Alzheimer in forma grave, ho scoperto che poco prima del triste evento, quando lui era in clinica con i giorni contati, sua moglie (che già aveva svuotato fino all'ultimo centesimo il conto corrente intestato a mio padre), ha effettuato una discesa presso la cassetta di sicurezza (l'accesso era consentito a mio padre, intestatario, e a lei, in quanto coniuge). Naturalmente, la banca non ha potuto dirmi che cosa fosse andata a prendere, in quell'occasione.
Il problema è che nella suddetta cassetta di sicurezza erano presenti alcuni cimeli di famiglia che nel suo testamento mio padre ha assegnato a me. Presto dovremo andare ad aprire la cassetta di sicurezza, e ho buone ragioni per ritenere che quasi sicuramente la troveremo vuota: la signora ha già fatto man bassa di tutto ciò che poteva, approfittando dell'invalidità di mio padre, e conoscendone l'indole devo dare quasi per scontato che si sia appropriata anche del contenuto della cassetta di sicurezza.
Una volta scoperto che la cassetta è effettivamente vuota, che cosa potrò fare per agire a tutela delle volontà espresse da mio padre e per dimostrare l'eventuale sottrazione indebita dei beni da parte della coerede?
Nella speranza di una risposta incoraggiante, ringrazio anticipatamente e porgo i miei più cordiali saluti,
E.M.
Dopo il decesso di mio padre, da anni sofferente di Alzheimer in forma grave, ho scoperto che poco prima del triste evento, quando lui era in clinica con i giorni contati, sua moglie (che già aveva svuotato fino all'ultimo centesimo il conto corrente intestato a mio padre), ha effettuato una discesa presso la cassetta di sicurezza (l'accesso era consentito a mio padre, intestatario, e a lei, in quanto coniuge). Naturalmente, la banca non ha potuto dirmi che cosa fosse andata a prendere, in quell'occasione.
Il problema è che nella suddetta cassetta di sicurezza erano presenti alcuni cimeli di famiglia che nel suo testamento mio padre ha assegnato a me. Presto dovremo andare ad aprire la cassetta di sicurezza, e ho buone ragioni per ritenere che quasi sicuramente la troveremo vuota: la signora ha già fatto man bassa di tutto ciò che poteva, approfittando dell'invalidità di mio padre, e conoscendone l'indole devo dare quasi per scontato che si sia appropriata anche del contenuto della cassetta di sicurezza.
Una volta scoperto che la cassetta è effettivamente vuota, che cosa potrò fare per agire a tutela delle volontà espresse da mio padre e per dimostrare l'eventuale sottrazione indebita dei beni da parte della coerede?
Nella speranza di una risposta incoraggiante, ringrazio anticipatamente e porgo i miei più cordiali saluti,
E.M.