27-09-2021, 14:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-10-2021, 13:51 da Davide22.)
Salve a tutti gli utenti del forum.Vorrei raccontare quello che mi è successo presso il tribunale di Bolzano.
Tutto inizia nell'inverno del 2012 quando ho fatto montare su un paio di sci ,un paio di attacchi della ditta tedesca marker , presso il negozio Kosnter di Corvara.(premetto che gli attacchi erano nuovi di confezione).
Il giorno seguente andando a sciare al pomeriggio dopo un paio di giri , la slitta dell'attacco di sinistra si è rotta, letteralmente scoppiando,causandomi una rovinosa caduta,nella quale ho battuto violentemente il capo sulla neve (dal lato sinistro) perdendo conoscenza (ringrazio dio di portare sempre il casco).
Subito soccorso dai carabinieri del soccorso piste,avevo fuori uscita di sangue da bocca naso e orecchio sinistro e mi è stato riferito che ero in completo stato confusionale.
A seguito di accertamenti medici ( risonanza magnetica ecc..),è stata riscontrata la presenza di una raccolta saccata di 12 mm vicino alla vena di labbè.
I mesi seguenti sono stati molto difficili a livello psicofisico e la raccolta saccata è rimasta tuttora presente e inoperabile a causa della sua pericolosità (ringrazio i medici e i miei genitori per essermi sempre stati vicino).
Per mesi,tramite il mio legale sono rimasto in attesa di una risposta da marker e dalla sua assicurazione.
Purtroppo,nonostante la mia disponibilità sia a far visionare gli attacchi,nonché a farmi visitare,nessuno mi ha dato una risposta..
Di conseguenza,mio malgrado,ho dovuto intraprendere una via giudiziale,nonostante sia consapevole di tempi lunghi.
Ma era l'unica soluzione.
Dopo quattro anni di attesa in Aprile il mio legale insieme al mio tecnico legale,si sono incontrati a Brescia presso l'ufficio dell'Ing. Cesenni (tecnico per L'assicurazione di Marker) ed un Tecnico dipendente Marker Ing. Alfred Boehm.
Periziati gli attacchi (riscontrando che erano nuovissimi e senza un segno),hanno preso atto della situazione.
Nel 2019 è stato istruito dal giudice Dott. Tschager, un CTU tecnico e poi medico legale.
La perizia tecnico legale fatta dal Dott. Gasser( perito del tribunale),ha confermato gli eventi come da me descritti, quindi confermando la rottura dell'attacco con la mia conseguente caduta.
La perizia medico legale fatta dalla Dott.sa Zanirato ( perito del tribunale)e psicologa Dott.sa Palleschi, mi hanno attribuito una patologia ,disturbo istrionico, stabilita dal Dott Samory non presente,( psicologo a supporto del tribunale) senza avermi mai visto e visitato di persona ( sono stato visto per la prima e unica volta alla medico legale). Qui, è stato dato dal CTU medico del tribunale, 0 di punteggio ,contro i 20 punti confermati più volte dal mio medico legale.
Finalmente a Dicembre del 2020 arriva la sentenza espressa dal giudice di Bolzano Dott. Simon Tschager che si esprime, respingendo le mie richieste richieste di risarcimento, affermando con la "regola del più probabile che non", questo:
-Concludendo si deve quindi ritenere che all'esito dell'istruttoria svolta nel presente processo,non possono ritenersi provati né l'evento caduta nei termini dedotti dall'attore,né un nesso causale tra il danneggiamento dell'attacco degli sci e la caduta dedotta dall'attore.Inoltre non possono ritenersi provati né il trauma cranico allegato dall'attore né il nesso causale tra l'asserita caduta e l'asserito trauma cranico,né il nesso causale tra detto asserito trauma e il danno quantificato dall'attore.-
Inoltre sono stato condannato a pagare le spese processuali ( 50000 euro).
Grazie per l'attenzione
Tutto inizia nell'inverno del 2012 quando ho fatto montare su un paio di sci ,un paio di attacchi della ditta tedesca marker , presso il negozio Kosnter di Corvara.(premetto che gli attacchi erano nuovi di confezione).
Il giorno seguente andando a sciare al pomeriggio dopo un paio di giri , la slitta dell'attacco di sinistra si è rotta, letteralmente scoppiando,causandomi una rovinosa caduta,nella quale ho battuto violentemente il capo sulla neve (dal lato sinistro) perdendo conoscenza (ringrazio dio di portare sempre il casco).
Subito soccorso dai carabinieri del soccorso piste,avevo fuori uscita di sangue da bocca naso e orecchio sinistro e mi è stato riferito che ero in completo stato confusionale.
A seguito di accertamenti medici ( risonanza magnetica ecc..),è stata riscontrata la presenza di una raccolta saccata di 12 mm vicino alla vena di labbè.
I mesi seguenti sono stati molto difficili a livello psicofisico e la raccolta saccata è rimasta tuttora presente e inoperabile a causa della sua pericolosità (ringrazio i medici e i miei genitori per essermi sempre stati vicino).
Per mesi,tramite il mio legale sono rimasto in attesa di una risposta da marker e dalla sua assicurazione.
Purtroppo,nonostante la mia disponibilità sia a far visionare gli attacchi,nonché a farmi visitare,nessuno mi ha dato una risposta..
Di conseguenza,mio malgrado,ho dovuto intraprendere una via giudiziale,nonostante sia consapevole di tempi lunghi.
Ma era l'unica soluzione.
Dopo quattro anni di attesa in Aprile il mio legale insieme al mio tecnico legale,si sono incontrati a Brescia presso l'ufficio dell'Ing. Cesenni (tecnico per L'assicurazione di Marker) ed un Tecnico dipendente Marker Ing. Alfred Boehm.
Periziati gli attacchi (riscontrando che erano nuovissimi e senza un segno),hanno preso atto della situazione.
Nel 2019 è stato istruito dal giudice Dott. Tschager, un CTU tecnico e poi medico legale.
La perizia tecnico legale fatta dal Dott. Gasser( perito del tribunale),ha confermato gli eventi come da me descritti, quindi confermando la rottura dell'attacco con la mia conseguente caduta.
La perizia medico legale fatta dalla Dott.sa Zanirato ( perito del tribunale)e psicologa Dott.sa Palleschi, mi hanno attribuito una patologia ,disturbo istrionico, stabilita dal Dott Samory non presente,( psicologo a supporto del tribunale) senza avermi mai visto e visitato di persona ( sono stato visto per la prima e unica volta alla medico legale). Qui, è stato dato dal CTU medico del tribunale, 0 di punteggio ,contro i 20 punti confermati più volte dal mio medico legale.
Finalmente a Dicembre del 2020 arriva la sentenza espressa dal giudice di Bolzano Dott. Simon Tschager che si esprime, respingendo le mie richieste richieste di risarcimento, affermando con la "regola del più probabile che non", questo:
-Concludendo si deve quindi ritenere che all'esito dell'istruttoria svolta nel presente processo,non possono ritenersi provati né l'evento caduta nei termini dedotti dall'attore,né un nesso causale tra il danneggiamento dell'attacco degli sci e la caduta dedotta dall'attore.Inoltre non possono ritenersi provati né il trauma cranico allegato dall'attore né il nesso causale tra l'asserita caduta e l'asserito trauma cranico,né il nesso causale tra detto asserito trauma e il danno quantificato dall'attore.-
Inoltre sono stato condannato a pagare le spese processuali ( 50000 euro).
Grazie per l'attenzione