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Buongiorno a tutti,
Vi scrivo in merito a una situazione spiacevole in cui mi trovo.
Due mesi fa mio padre è deceduto e il fido bancario (2000€) di cui faceva uso risulta in rosso. Io avevo la delega di firma per eseguire operazioni tramite il suo conto. In qualità di erede, insieme a me vi sono anche due fratelli, sono tenuto a risarcire il buco lasciato da mio padre?
Sottolineo che non vi sono altri conti correnti a lui intestati, tantomeno una vera e propria eredità poiché ha lasciato, tramite donazione, la nuda proprietà della casa a me e ai miei fratelli già qualche anno fa, tenendo per sé l'usufrutto (ora sarà necessario fare, tramite agenzia del territorio, il rientro della quota a coloro che hanno la nuda proprietà).
Vi ringrazio anticipatamente e spero in un vostro riscontro
Avv. Ivana Consolo
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Gentile utente, ereditare significa subentrare totalmente nella situazione patrimoniale lasciata dal de cuius, con l'immediata conseguenza di doversi fare carico anche dei debiti lasciati. Esiste il fenomeno della c.d. confusio hereditatis, ovvero la piena mescolanza tra il patrimonio del de cuius e quello dei suoi eredi, che fa sì che i creditori possano tranquillamente aggredire la totalità (fino al soddisfo) del patrimonio risultante da tale mescolanza. Esiste un solo rimedio: l'accettazione dell'eredità col beneficio di inventario. In pratica, tale
modalità di accettazione, consente di evitare la confusio hereditatis, e lascia i patrimoni distinti. Il che significa che gli eredi non risponderanno delle passività lasciate dal de cuius, se non nei limiti delle attività ricevute.
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(19-03-2018, 17:31)Avv. Ivana Consolo Ha scritto: Gentile utente, ereditare significa subentrare totalmente nella situazione patrimoniale lasciata dal de cuius, con l'immediata conseguenza di doversi fare carico anche dei debiti lasciati. Esiste il fenomeno della c.d. confusio hereditatis, ovvero la piena mescolanza tra il patrimonio del de cuius e quello dei suoi eredi, che fa sì che i creditori possano tranquillamente aggredire la totalità (fino al soddisfo) del patrimonio risultante da tale mescolanza. Esiste un solo rimedio: l'accettazione dell'eredità col beneficio di inventario. In pratica, tale
modalità di accettazione, consente di evitare la confusio hereditatis, e lascia i patrimoni distinti. Il che significa che gli eredi non risponderanno delle passività lasciate dal de cuius, se non nei limiti delle attività ricevute.
La ringrazio per la celere risposta. Poiché non vi sono beni da ereditare, si potrebbe "rifiutare" l'eredità qualsiasi essa sia? La casa, unico bene, era già stata donata in nuda proprietà a noi figli.
Avv. Ivana Consolo
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(19-03-2018, 18:43)D.Franceschi Ha scritto: (19-03-2018, 17:31)Avv. Ivana Consolo Ha scritto: Gentile utente, ereditare significa subentrare totalmente nella situazione patrimoniale lasciata dal de cuius, con l'immediata conseguenza di doversi fare carico anche dei debiti lasciati. Esiste il fenomeno della c.d. confusio hereditatis, ovvero la piena mescolanza tra il patrimonio del de cuius e quello dei suoi eredi, che fa sì che i creditori possano tranquillamente aggredire la totalità (fino al soddisfo) del patrimonio risultante da tale mescolanza. Esiste un solo rimedio: l'accettazione dell'eredità col beneficio di inventario. In pratica, tale
modalità di accettazione, consente di evitare la confusio hereditatis, e lascia i patrimoni distinti. Il che significa che gli eredi non risponderanno delle passività lasciate dal de cuius, se non nei limiti delle attività ricevute.
La ringrazio per la celere risposta. Poiché non vi sono beni da ereditare, si potrebbe "rifiutare" l'eredità qualsiasi essa sia? La casa, unico bene, era già stata donata in nuda proprietà a noi figli.
Si può tranquillamente rinunziare all'eredità, ma consiglio di procedervi tutti, figli e figli dei figli, o in mancanza, tutti coloro che possono acquistare la qualità di erede... solo così vi liberate definitivamente da una eredità dannosa.