19-12-2019, 20:12
Buongiorno, quest'anno abbiamo ristrutturato un vecchio appartamento, dove abbiamo messo il riscaldamento a pavimento.
A novembre abbiamo acceso il riscaldamento per la prima volta, ed è stato un susseguirsi di problemi di varia natura. L'impresa si è resa disponbile e sono venuti più volte a controllare e sistemare le varie cose, ma a oggi abbiamo ancora un problema di temperature troppo basse, a cui non abbiamo ancora confermato la soluzione; comincio a sospettare possano esserci problemi più pronfondi.
So che esiste un limite di 60 per inviare una contestazione ufficiale. Vorrei evitarlo il più possibile dal momento che per ora il rapporto con l'impresa è positivo. Non vorrei però far passare quella scadenza importante, nel caso le cose vadano per il peggio.
alcune date:
* inizio lavori: 6 gennaio
* data fine lavori da contratto: fine aprile, poi spostata varie volte
* 17 giugno ci traferiamo a lavori non ancora completamente terminati (mancano ancora molti dettagli. Non pago il saldo)
* Prima accensione riscaldamento: 1 novembre
* il 5 novembre comunico una prima anomalia nel riscaldamento (termostati non funzionanti). Da quel momento si susseguono una serie di visite/interventi legati a vari problemi, nell'ordine:
- testine termostati non erano collegati
- alcune testine difettose da cambiare
- aria nell'impianto, da sfiatare (questo di routine)
- Testine invertite, alcune aree non si scaldano
- ventola caldaia difettosa , da sostituire
- acqua che cola nel controsoffitto, a causa del tubo di scarico leggermente storto, che perde acqua da una giuntura
In tutto questo caos il 2 dicembre ci accorgiamo (e lo comunichiamo subito) che le stanze da alcuni giorni non riescono a superare i 19 gradi.
Questo infatti rimane il problema fondamentale ancora da risolvere.
il 12 dicembre riceviamo la prima e ultima visita del termotecnico, che aumenta al massimo la temperatura della caldaia, e apre al massimo le valvole per permettere maggiore circolazione di acqua nell'impianto.
Nei 4 giorni successivi la temperatura effettivamanente sale (complice le temperature esterne che aumentano), ma ancora di pochissimo. in 4 giorni, passiamo da 18.4 a 19.7. In una stanza, da 19 a 19.6.
A questo punto dovremmo aspettare e fare ulteriori prove. Quello che vorrei verificare è che:
* si riesca ad arrivare almeno a 21 gradi in tutte le stanze
* una volta raggiunta una situazione di temperatura stabile, sia possibile variare temperatura tra 19 e 20 gradi (notte/giorno) nel giro di qualche ora.
(possibilmente tutto questo con temperature esterne di 0 gradi)
Perfortuna-putroppo il 16 dicembre partiamo per delle lunghe vancanze, e spegnamo tutto. Non siamo quindi in grado di proseguire con i test. Ritorneremo solo il 9 gennaio, e riprenderemo a provare l'impianto allora. Realisticamente per poter testare le varie situazioni mi servirà almeno fino a fine gennaio. Dovessero fallire questi test, chiamerei un tecnico terzo per un parere esterno.
Tutto quanto sopra è stato comunicato per via scritta, via mail o whatsapp.
A questo punto, quando si considera "scoperto il difetto", e quindi scatta il termine dei 60 giorni per inviare la contestazione?
il 6 novembre, quando abbiamo riscontrato i primi problemi legati al riscaldamento (anche sei in quel caso si trattava dei termostati, e non della temperatura)?
oppure il 2 dicembre, quando abbiamo preso consapevolezza del problema finale (le basse temperature)?
oppure sarà quando avrò terminato i test in gennaio, e magari avrò fatto fare una perizia esterna?
Inoltre: l'impianto tecnicamente funziona. Quello che non va sono le temperature , o l'efficienza/velocità nello scaldare. Naturalmente nel contratto non erano specificati "criteri qualitativi". Possono loro dire che l'impianto funziona correttamnente, anche se la temperatura nelle stanze non sale più di 20 gradi?
A novembre abbiamo acceso il riscaldamento per la prima volta, ed è stato un susseguirsi di problemi di varia natura. L'impresa si è resa disponbile e sono venuti più volte a controllare e sistemare le varie cose, ma a oggi abbiamo ancora un problema di temperature troppo basse, a cui non abbiamo ancora confermato la soluzione; comincio a sospettare possano esserci problemi più pronfondi.
So che esiste un limite di 60 per inviare una contestazione ufficiale. Vorrei evitarlo il più possibile dal momento che per ora il rapporto con l'impresa è positivo. Non vorrei però far passare quella scadenza importante, nel caso le cose vadano per il peggio.
alcune date:
* inizio lavori: 6 gennaio
* data fine lavori da contratto: fine aprile, poi spostata varie volte
* 17 giugno ci traferiamo a lavori non ancora completamente terminati (mancano ancora molti dettagli. Non pago il saldo)
* Prima accensione riscaldamento: 1 novembre
* il 5 novembre comunico una prima anomalia nel riscaldamento (termostati non funzionanti). Da quel momento si susseguono una serie di visite/interventi legati a vari problemi, nell'ordine:
- testine termostati non erano collegati
- alcune testine difettose da cambiare
- aria nell'impianto, da sfiatare (questo di routine)
- Testine invertite, alcune aree non si scaldano
- ventola caldaia difettosa , da sostituire
- acqua che cola nel controsoffitto, a causa del tubo di scarico leggermente storto, che perde acqua da una giuntura
In tutto questo caos il 2 dicembre ci accorgiamo (e lo comunichiamo subito) che le stanze da alcuni giorni non riescono a superare i 19 gradi.
Questo infatti rimane il problema fondamentale ancora da risolvere.
il 12 dicembre riceviamo la prima e ultima visita del termotecnico, che aumenta al massimo la temperatura della caldaia, e apre al massimo le valvole per permettere maggiore circolazione di acqua nell'impianto.
Nei 4 giorni successivi la temperatura effettivamanente sale (complice le temperature esterne che aumentano), ma ancora di pochissimo. in 4 giorni, passiamo da 18.4 a 19.7. In una stanza, da 19 a 19.6.
A questo punto dovremmo aspettare e fare ulteriori prove. Quello che vorrei verificare è che:
* si riesca ad arrivare almeno a 21 gradi in tutte le stanze
* una volta raggiunta una situazione di temperatura stabile, sia possibile variare temperatura tra 19 e 20 gradi (notte/giorno) nel giro di qualche ora.
(possibilmente tutto questo con temperature esterne di 0 gradi)
Perfortuna-putroppo il 16 dicembre partiamo per delle lunghe vancanze, e spegnamo tutto. Non siamo quindi in grado di proseguire con i test. Ritorneremo solo il 9 gennaio, e riprenderemo a provare l'impianto allora. Realisticamente per poter testare le varie situazioni mi servirà almeno fino a fine gennaio. Dovessero fallire questi test, chiamerei un tecnico terzo per un parere esterno.
Tutto quanto sopra è stato comunicato per via scritta, via mail o whatsapp.
A questo punto, quando si considera "scoperto il difetto", e quindi scatta il termine dei 60 giorni per inviare la contestazione?
il 6 novembre, quando abbiamo riscontrato i primi problemi legati al riscaldamento (anche sei in quel caso si trattava dei termostati, e non della temperatura)?
oppure il 2 dicembre, quando abbiamo preso consapevolezza del problema finale (le basse temperature)?
oppure sarà quando avrò terminato i test in gennaio, e magari avrò fatto fare una perizia esterna?
Inoltre: l'impianto tecnicamente funziona. Quello che non va sono le temperature , o l'efficienza/velocità nello scaldare. Naturalmente nel contratto non erano specificati "criteri qualitativi". Possono loro dire che l'impianto funziona correttamnente, anche se la temperatura nelle stanze non sale più di 20 gradi?