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cosa rischia un figlio in caso di genitori anziani che rifiutano ogni aiuto?
#1
Salve, sono una donna di 38 anni figlia unica con genitori 80enni.
Vivo a circa 200 km da casa per via del mio lavoro, precario, che mi porta a spostarmi continuamente.

I miei genitori sono sempre stati autosufficienti ma ultimamente dimostrano un leggero calo cognitivo (dimenticanze).
Succede che accompagno mio padre a una visita specialistica nella quale parla solo lui con il medico, che si altera non poco con me perchè "suo padre mi porta motivazioni senza senso, lei abbandona i suoi genitori in queste condizioni? suo padre deve essere seguito!" e mi consiglia una visita cognitiva.
Quello che il medico non ha voluto capire è che non ho alcuna voce in capitolo riguardo le decisioni di mio padre, e nemmeno di mia madre, i quali hanno sempre fatto di testa loro. Mio padre in particolare ha sempre rifiutato ogni cura, dopo 10 anni di insistenze si è convinto a farsi visitare, ma il medico ha pensato che fosse a causa mia che, lontana l'ho trascurato.

Purtroppo è molto dura, cerco di stare loro vicino come posso, anche comprando loro elettrodomestici più sicuri di quelli che hanno, ma non vogliono alcun cambiamento, sono molto ostinati e io sono davvero stanca. In breve è impensabile che io prenda di peso i miei e li porti dove non vogliono.

Cosa rischio? c'è il reale rischio che possa succedere loro qualcosa, perchè dimenticano sempre più spesso ad esempio, di chiudere il gas, è possibile che qualcuno chiami i servizi sociali.
Ho letto che il figlio ha obblighi di assistenza per lo più finanziaria, purtroppo sono loro ad avere più soldi di me che ho un lavoro davvero precario. Ed è impensabile mettergli gente in casa senza il loro consenso.
Ho letto che posso chiedere un amministratore di sostegno ma ripeto sono fisicamente indipendenti e questi mi causerebbe il loro odio perpetuo.
Mi hanno anche detto chiaramente che come loro vivono o muoiono non è un problema mio, a meno che non voglia tornare a casa stabilmente a prendermi cura di loro, in tal caso sarebbero contenti (ma sempre alle loro condizioni), ma questo porrerebbe fine alla mia carriera e il mio lavoro è la mia vita e perderlo sarebbe per la mia salute (anche psichica) molto grave.

Non so come comportarmi

Grazie a chi mi risponderà
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