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Situaxione societaria-personale da decifrare
#1
Buonasera, mi scuso se la mia situazione ha a che fare molto con un conflitto personale con il mio partner (non sposati) e spero di riuscire a capire dalle vostre gentili risposte se tale conflitto ha motivo di essere o se è solo una mia esagerazione frutto della mia non conoscenza della legge societaria.
La mia compagna lavora da anni nel negozio di suo fratello che è anche una SAS. Cinque anni fa lei firmò dal notaio la partecipazione come socia minore (25%) perché l'unico altro socio lasciava e lui si trovava in difficoltà.
C'è da dire che lui non ha mai dato gli utili ne fatto vedere alcun documento societario, e lei lavora come impiegata dipendente.
Io l'ho sempre spinta a uscire da questa società perché non ne ricava alcun utile, vedendosi alzare il reddito annuo senza motivo e assumendosi un definitiva solo rischi alla cieca e impegno senza benefici.
Adesso il fratello vuole chiedere un mutuo consistente alla banca a nome della società dando in ipoteca la casa ereditata e cointestata, con non chiari progetti di diventare una SRL.
A me sembra folle che lei partecipi alla vita economica e ai rischi di una persona che ha sempre vissuto ai limiti, per cui escudendo che questi soldi frutteranno, mi chiedo se ho ragione io a vedere un impegno troppo grande da parte di lei in relazione al vantaggio o al vincolo familiare, o se ha ragione lei a dire che è socia non accomandataria, che è responsabile solo lui ecc ecc.
Vorrei portare argomentazioni legali e concrete a questo dibattito che tra di noi dura da anni, o capire che forse ho torto io e mi preoccupo per niente, o troppo.
Grazie a chi saprá diramare questo mio dilemma.
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