30-10-2020, 10:35
Ho subito una truffa on line e ho fatto la denuncia alla polizia postale. Ci sono già state alcune udienze preliminari in cui l'imputato non si è presentato. Il suo avvocato mi ha spedito una lettera in cui mi chiedeva di rimettere la querela in cambio di un risarcimento simbolico e senza alcunché riconoscere dal un punto di vista penale. Visto l'irricevibilità della sua proposta, non gli ho neanche risposto lasciando che la giustizia faccesse il suo corso. Nell'ultima udienza il giudice mi ha informato che la prossima udienza sarà l'ultima a cui sarò tenuto a presentarmi, dopo di che presumo che il procedimento andrà avanti in automatico fino alla sentenza.
Sono consapevole che i miei soldi non li potrò mai riavere, a meno che di costituirsi parte civile (ma a quel punto dovrei nominare un avvocato e la cifra in questione non lo giustifica) però per me a questo punto è un fatto di principio, e di dovere morale di impedire che questa persona possa continuar indisturbato a truffare altra gente.
Quindi ecco due domande: se l'imputato viene riconosciuto colpevole, quale potrebbe essere la condanna? E se il giudice ritenesse di archiviare il caso, per l'irrisorietà economica della truffa (ammesso che lo possa fare), oppure se per qualche motivo l'imputato venisse riconosciuto innocente, (cosa praticamente impossibile) chi paga le spese processuali?
Non è che, alla fine, oltre al danno ho anche la beffa di vedermi addebitare anche tutte le spese di giustizia?
Grazie
Sono consapevole che i miei soldi non li potrò mai riavere, a meno che di costituirsi parte civile (ma a quel punto dovrei nominare un avvocato e la cifra in questione non lo giustifica) però per me a questo punto è un fatto di principio, e di dovere morale di impedire che questa persona possa continuar indisturbato a truffare altra gente.
Quindi ecco due domande: se l'imputato viene riconosciuto colpevole, quale potrebbe essere la condanna? E se il giudice ritenesse di archiviare il caso, per l'irrisorietà economica della truffa (ammesso che lo possa fare), oppure se per qualche motivo l'imputato venisse riconosciuto innocente, (cosa praticamente impossibile) chi paga le spese processuali?
Non è che, alla fine, oltre al danno ho anche la beffa di vedermi addebitare anche tutte le spese di giustizia?
Grazie