15-09-2023, 20:40
Gentili avvocati,
Ho ricevuto un licenziamento per giustificato motivo oggettivo da un contratto a T.I presso un'azienda sotto 15 dipendenti, lavoro svolto su turni.
Si tratta di un call center che organizza taxi, soccorsi stradale e ambulanze a carattere emerge
Mi costringevano a non prendere le ferie e lavorare 27 o 28 giornate al mese senza la pausa del video terminalista per tutta la durata del lavoro, circa 17 mesi.
Mi hanno dato i social da gestire LinkedIn e facebook e fornitori da convenzione dicendomi che mi avrebbero inquadrato come marketing e presto fatto lavorare solo nel marketing, perciò ho accettato. Mi hanno anche fatto fare un corso fuffa sul marketing che ho svolto.
Ho gestito i social gratis per mesi con i miei dispositivi e lavorato sempre con i miei dispositivi dal momento che l'"azienda" non ha mai fornito nemmeno PC e cellulare.
Invece che fare marketing chiamavo il soccorso stradale un giorno dalle 14 alle 22 e quello dopo dalle 7 alle 15.
Il capo inoltre mi ha sempre negato la possibilità di prendere le ferie e non ho svolto i 14 giorni di ferie previsti dalla normativa.
Ovviamente ho sottostato a tutto ciò nella speranza, come promesso che mi avrebbero eliminato dal customer care e fatto lavorare nel marketing, con un contratto diverso, non da operatore di centrale.
Ad un certo punto io ho deciso di chiedere 40 h settimanali come da contratto e di rispettare questa pausa benedetta del video terminalista ed i riposi previsti di almeno 11 ore fra un turno ed un altro .
Ho ricevuto due chiamate di offerta in cui mi chiedevano di dimettermi e mi avrebbero offerto una mensilità per farlo (dimissioni volontarie incentivate), ed io ho rifiutato perché mi sembrava una miseria.
Il giorno dopo il rifiuto della seconda chiamata il capo mi ha spedito una raccomandata A/R con scritto che mi licenziano per giustificato motivo oggettivo e impossibilità di ricollocarmi.
Questo motivo oggettivo di crisi non sussiste perché ho prove che hanno assunto 4 persone negli ultimi due mesi e stanno cercando con annunci online altre persone proprio per lo stesso mio ruolo.
Ho anche uno screenshot di una mail in cui il mio capo invita il giorno stesso del mio licenziamento ad un candidato la richiesta dello svolgimento di uno schifoso test di personalità per entrare come dipendente con 250 domande vietate sul possesso di redditi/patrimoni, rapporto con la famiglia e molto altro (test che feci anche io e ne conservo gli esiti).
Il licenziamento è stato motivato col fatto che in quell'azienda c'è una crisi, quando non è vero perché vanno tutti in viaggio a Verona e poi a Barcellona in un viaggio organizzato prima del mio licenziamento. Il viaggio di 13/14 persone viene interamente pagato dall'azienda "in crisi"
Inoltre dicono che non possono ricollocarmi in un'altra mansione nell'azienda, ma non è vero, uno perché stanno cercando personale proprio per la mansione che sto svolgendo, due perché in virtù della mia laurea in economia aziendale potrei tranquillamente fare da amministrativo, e stanno cercando anche un amministrativo.
A vostro avviso posso chiedere il licenziamento RITORSIVO, quello per il quale mi spettano 15 mensilità di rimborso col diritto di opzione (quindi scelta anche del reintegro) vista la gravità della situazione e non solo da 3 a 6 nel caso di licenziamento con tutele ridotte.
Considerate che l'azienda non è affatto collaborativa in questa fase e non ha inviato nemmeno le buste paga (ne mancano 3 o 4 mai ricevute), nemmeno su intimazione del mio avvocato.
Conservo prove di fogli presenze, orari svolti, ferie mai godute.
Ho ricevuto un licenziamento per giustificato motivo oggettivo da un contratto a T.I presso un'azienda sotto 15 dipendenti, lavoro svolto su turni.
Si tratta di un call center che organizza taxi, soccorsi stradale e ambulanze a carattere emerge
Mi costringevano a non prendere le ferie e lavorare 27 o 28 giornate al mese senza la pausa del video terminalista per tutta la durata del lavoro, circa 17 mesi.
Mi hanno dato i social da gestire LinkedIn e facebook e fornitori da convenzione dicendomi che mi avrebbero inquadrato come marketing e presto fatto lavorare solo nel marketing, perciò ho accettato. Mi hanno anche fatto fare un corso fuffa sul marketing che ho svolto.
Ho gestito i social gratis per mesi con i miei dispositivi e lavorato sempre con i miei dispositivi dal momento che l'"azienda" non ha mai fornito nemmeno PC e cellulare.
Invece che fare marketing chiamavo il soccorso stradale un giorno dalle 14 alle 22 e quello dopo dalle 7 alle 15.
Il capo inoltre mi ha sempre negato la possibilità di prendere le ferie e non ho svolto i 14 giorni di ferie previsti dalla normativa.
Ovviamente ho sottostato a tutto ciò nella speranza, come promesso che mi avrebbero eliminato dal customer care e fatto lavorare nel marketing, con un contratto diverso, non da operatore di centrale.
Ad un certo punto io ho deciso di chiedere 40 h settimanali come da contratto e di rispettare questa pausa benedetta del video terminalista ed i riposi previsti di almeno 11 ore fra un turno ed un altro .
Ho ricevuto due chiamate di offerta in cui mi chiedevano di dimettermi e mi avrebbero offerto una mensilità per farlo (dimissioni volontarie incentivate), ed io ho rifiutato perché mi sembrava una miseria.
Il giorno dopo il rifiuto della seconda chiamata il capo mi ha spedito una raccomandata A/R con scritto che mi licenziano per giustificato motivo oggettivo e impossibilità di ricollocarmi.
Questo motivo oggettivo di crisi non sussiste perché ho prove che hanno assunto 4 persone negli ultimi due mesi e stanno cercando con annunci online altre persone proprio per lo stesso mio ruolo.
Ho anche uno screenshot di una mail in cui il mio capo invita il giorno stesso del mio licenziamento ad un candidato la richiesta dello svolgimento di uno schifoso test di personalità per entrare come dipendente con 250 domande vietate sul possesso di redditi/patrimoni, rapporto con la famiglia e molto altro (test che feci anche io e ne conservo gli esiti).
Il licenziamento è stato motivato col fatto che in quell'azienda c'è una crisi, quando non è vero perché vanno tutti in viaggio a Verona e poi a Barcellona in un viaggio organizzato prima del mio licenziamento. Il viaggio di 13/14 persone viene interamente pagato dall'azienda "in crisi"
Inoltre dicono che non possono ricollocarmi in un'altra mansione nell'azienda, ma non è vero, uno perché stanno cercando personale proprio per la mansione che sto svolgendo, due perché in virtù della mia laurea in economia aziendale potrei tranquillamente fare da amministrativo, e stanno cercando anche un amministrativo.
A vostro avviso posso chiedere il licenziamento RITORSIVO, quello per il quale mi spettano 15 mensilità di rimborso col diritto di opzione (quindi scelta anche del reintegro) vista la gravità della situazione e non solo da 3 a 6 nel caso di licenziamento con tutele ridotte.
Considerate che l'azienda non è affatto collaborativa in questa fase e non ha inviato nemmeno le buste paga (ne mancano 3 o 4 mai ricevute), nemmeno su intimazione del mio avvocato.
Conservo prove di fogli presenze, orari svolti, ferie mai godute.