19-11-2022, 15:03
Buon giorno a tutti. Avrei una domanda riguardo a una situazione nella quale mi trovo e non so' come comportarmi.
Purtroppo è deceduto mia zia. I suoi unici parenti ancora in vita siamo io, mia nonna e mia madre (quindi nipote, madre e sorella).
Mia zia era cointestataria di alcuni conti in banca insieme a mia mamma e mia nonna, e per aprire la successione di questi conti ci hanno chiesto in banca se esiste un testamento oppure no.
Nessuno di noi tre famigliari è a conoscenza del esistenza di un testamento, però prima di riferire e di confermare l'inesistenza di testamento in banca abbiamo deciso di chiedere anche al suo compagno con il quale conviveva pur non avendo nessun legame legale (non era suo marito ne erano uniti da unione civile era semplicemente il suo ragazzo) . il compagno ci ha riferito che esiste in effetti un testamento, anche se lo ha fatto rimanendo molto evasivo e senza specificare se è stato pubblicato il testamento o cosa c'è scritto. Al momento non rispondo neanche piu al telefon, ma ci ha comunicato che il testamento via "watsapp" ma non vuole occuparsene al momento per non "disturbare il suo lutto".
Visto che abbiamo sempre avuto un rapporto estremamente pessimo con il compagno di mia zia, non mi meraviglierei se stesso semplicemente bluffando per farci penare ancora di più in questa situazione già molto dolorosa (soprattutto per vendicarsi di mia nonna con la quale non andava per niente d'accordo).
Il problema è quindi che sono già due settimane (esatte) dalla morte di mia zia, due settimane nelle quali mia madre e mia nonna non hanno potuto cominciare le pratiche di successione, per poi avere ascesso ai conti che erano cointestati tra di loro.
Visto che ancora il compagno insiste a non rispondere riguardo il contenuto o la pubblicazione del testamento siamo tentati dall'idea di cominciare la successione senza testamento in quanto non abbiamo nessuna prova della sua esistenza. Abbiamo però paura che poi salti fuori che esiste in effetti un testamento e di trovarci noi dalla parte del torto per averne dichiarato l'inesistenza.
Scusatemi per il post particolarmente lungo. Ma è una situazione abbastanza complessa (quasi surreale secondo me) e penso debba essere spiegata bene.
Grazie a chiunque si prenda il tempo di leggere o di rispondere, e vi auguro una buona giornata!
Purtroppo è deceduto mia zia. I suoi unici parenti ancora in vita siamo io, mia nonna e mia madre (quindi nipote, madre e sorella).
Mia zia era cointestataria di alcuni conti in banca insieme a mia mamma e mia nonna, e per aprire la successione di questi conti ci hanno chiesto in banca se esiste un testamento oppure no.
Nessuno di noi tre famigliari è a conoscenza del esistenza di un testamento, però prima di riferire e di confermare l'inesistenza di testamento in banca abbiamo deciso di chiedere anche al suo compagno con il quale conviveva pur non avendo nessun legame legale (non era suo marito ne erano uniti da unione civile era semplicemente il suo ragazzo) . il compagno ci ha riferito che esiste in effetti un testamento, anche se lo ha fatto rimanendo molto evasivo e senza specificare se è stato pubblicato il testamento o cosa c'è scritto. Al momento non rispondo neanche piu al telefon, ma ci ha comunicato che il testamento via "watsapp" ma non vuole occuparsene al momento per non "disturbare il suo lutto".
Visto che abbiamo sempre avuto un rapporto estremamente pessimo con il compagno di mia zia, non mi meraviglierei se stesso semplicemente bluffando per farci penare ancora di più in questa situazione già molto dolorosa (soprattutto per vendicarsi di mia nonna con la quale non andava per niente d'accordo).
Il problema è quindi che sono già due settimane (esatte) dalla morte di mia zia, due settimane nelle quali mia madre e mia nonna non hanno potuto cominciare le pratiche di successione, per poi avere ascesso ai conti che erano cointestati tra di loro.
Visto che ancora il compagno insiste a non rispondere riguardo il contenuto o la pubblicazione del testamento siamo tentati dall'idea di cominciare la successione senza testamento in quanto non abbiamo nessuna prova della sua esistenza. Abbiamo però paura che poi salti fuori che esiste in effetti un testamento e di trovarci noi dalla parte del torto per averne dichiarato l'inesistenza.
Scusatemi per il post particolarmente lungo. Ma è una situazione abbastanza complessa (quasi surreale secondo me) e penso debba essere spiegata bene.
Grazie a chiunque si prenda il tempo di leggere o di rispondere, e vi auguro una buona giornata!