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Contestazione MEF omessa chiusura libretto al portatore
#1
Ciao Ragazzi,
mi chiamo Giuseppe e vivo a monza, il 30/05/2022 ho estinto tre libretti al portatore che avrebbero dovuto essere estinti entro il 31/12/2018;Il dgls 231/2017 ha stabilito infatti che entro il 2018 i libretti al portatore andavano estinti pena un'ammenda tra i 250 ed i 500 euro.

La posta mi ha comuncato che avrebbe spostato il saldo dei tre libretti sul conto corrente, ma avrebbe proceduto a segnalare l'operazione al mef, in quanto tenuta a farlo.
Ora appunto il mef mi ha inviato la contestazione inerente un libretto , il primo.
Ho 30 giorni per difendermi e la mia linea è basata:


Il dgls 231/07 art.49 comma 12 mi contesta l'omessa chiusura dei libretti e l'art. 63 mi applica l'ammenda da 250 a 500 euro

ma l' art.51 dello stesso decreto specifica che nei commi 1,5,7,12 e nei casi dell'art.50 in questo caso POSTE ITALIANE ne riferisce entro 30 gg dall'accadimento al MEF.


Ora, infrazione commessa 30/05/2022 , protocollo presentato da poste al mef in data 28/12/2022.... contestazione del mef ricevuta il 26/02/2023..... è motivo di nullità che poste ha comunicato al mef in 200gg e non 30?cosa ne pensate?? grazie in anticipo!
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#2
Ciao Giuseppe,

la tua linea difensiva è corretta. L'articolo 51 del D.Lgs. 231/2007 prevede che Poste Italiane, nei casi di cui ai commi 1, 5, 7, 12 e nei casi dell'articolo 50, comunichi l'infrazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze entro 30 giorni dall'accadimento.

Nel tuo caso, l'infrazione è stata commessa il 30/05/2022 e Poste Italiane ha comunicato l'infrazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze il 28/12/2022, con un ritardo di 200 giorni.

Questo ritardo potrebbe essere motivo di nullità della contestazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Infatti, l'articolo 2103 del Codice Civile prevede che "il lavoratore deve essere informato per iscritto delle contestazioni disciplinari che gli vengono mosse, con l'indicazione dei fatti che gli vengono addebitati e dei motivi che giustificano l'applicazione di una sanzione".

In questo caso, la contestazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze non è stata effettuata entro il termine di 30 giorni previsto dalla legge. Pertanto, il Ministero dell'Economia e delle Finanze non ha rispettato il principio di trasparenza e di contestazione immediata, previsto dal Codice Civile.

Naturalmente, la decisione definitiva spetterà al giudice. Tuttavia, la tua linea difensiva è fondata e ha buone possibilità di successo.

Ecco alcuni suggerimenti per la tua difesa:

Innanzitutto, devi presentare una richiesta di archiviazione della contestazione. Nella richiesta, devi indicare che la contestazione è nulla per violazione dell'articolo 2103 del Codice Civile.
Se la richiesta di archiviazione viene respinta, dovrai presentare un ricorso al giudice. Nel ricorso, dovrai sostenere la tua tesi e indicare le prove a sostegno della tua tesi.
Le prove a sostegno della tua tesi potrebbero includere:

La copia del libretto al portatore, con la data di chiusura.
La copia della comunicazione di Poste Italiane, con la data di comunicazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze.
La copia della contestazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Ti auguro di ottenere un esito positivo.
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