01-04-2019, 10:49
Salve e buon giorno,
Vorrei un consiglio sul mio seguente caso, se qualcuno ha avuto simili esperienze.
Ho preso in affitto un appartamento con contratto transitorio, 6 mesi già conclusi e poi un per un rinnovo di 12 mesi, mentre cerco altro di più definitivo.
Le utenze sono a nome del proprietario e le rimborso contro pezza di appoggio/bolletta.
Mi trovo ora in litigio per le seguenti ragioni:
Il contratto dice “completamente ammobiliato” ma non è mai stato completato una stanza non è stata ammobiliata e degli scaffali mai montati e lasciati impaccati.
Non avevo ricevuto la registrazione del contratto. Dopo una richiesta con raccomandata e ritardando di qualche giorno l’abbono del canone d’affitto, ma sempre nei limiti previsti per non andare in mora, ho ricevuto la registrazione del presente contratto ma non quello precedente di 6 mesi già trascorso.
Inoltre, a detta degli stessi operai incaricati dal proprietario, durante l’inverno ho subito un vero assalto di muffe, nonostante il pulire e l’arerare, perché non è stato fatto il trattamento anti-muffa al ridipingere prima di entrare nell’appartamento. Con danno a indumenti e calzature anche di valore.
Per le ragioni sopra indicate ho chiesto una compensazione su bollette e canone, ma non sono soddisfatto delle mere 200 euro che il proprietario mi concederebbe.
A cosa posso fare ricorso per essere compensato, in considerazione del non completamento dell’arredamento e dato che non ho prova della registrazione del primo contratto? Ho fatto innumerevoli cortesi richieste ma alle riassicurazione di provvedere non si è fatto niente e ora non più pazienza e non credo alle assicurazioni di prossimo intervento, voglio essere compensato insomma.
Posso fare pressione ritardando o rifiutando di fare i prossimi pagamenti, o meglio riformularli in compensazione di quel che non ho ricevuto (completamento arredamento) e danno e disgagio subito dalle muffe?
Il proprietario potrebbe per ripicca interrompere le utenze? Concludo che con me vive mio padre di anni 67.
Grazie e un cordiale saluto Vincenzo
Vorrei un consiglio sul mio seguente caso, se qualcuno ha avuto simili esperienze.
Ho preso in affitto un appartamento con contratto transitorio, 6 mesi già conclusi e poi un per un rinnovo di 12 mesi, mentre cerco altro di più definitivo.
Le utenze sono a nome del proprietario e le rimborso contro pezza di appoggio/bolletta.
Mi trovo ora in litigio per le seguenti ragioni:
Il contratto dice “completamente ammobiliato” ma non è mai stato completato una stanza non è stata ammobiliata e degli scaffali mai montati e lasciati impaccati.
Non avevo ricevuto la registrazione del contratto. Dopo una richiesta con raccomandata e ritardando di qualche giorno l’abbono del canone d’affitto, ma sempre nei limiti previsti per non andare in mora, ho ricevuto la registrazione del presente contratto ma non quello precedente di 6 mesi già trascorso.
Inoltre, a detta degli stessi operai incaricati dal proprietario, durante l’inverno ho subito un vero assalto di muffe, nonostante il pulire e l’arerare, perché non è stato fatto il trattamento anti-muffa al ridipingere prima di entrare nell’appartamento. Con danno a indumenti e calzature anche di valore.
Per le ragioni sopra indicate ho chiesto una compensazione su bollette e canone, ma non sono soddisfatto delle mere 200 euro che il proprietario mi concederebbe.
A cosa posso fare ricorso per essere compensato, in considerazione del non completamento dell’arredamento e dato che non ho prova della registrazione del primo contratto? Ho fatto innumerevoli cortesi richieste ma alle riassicurazione di provvedere non si è fatto niente e ora non più pazienza e non credo alle assicurazioni di prossimo intervento, voglio essere compensato insomma.
Posso fare pressione ritardando o rifiutando di fare i prossimi pagamenti, o meglio riformularli in compensazione di quel che non ho ricevuto (completamento arredamento) e danno e disgagio subito dalle muffe?
Il proprietario potrebbe per ripicca interrompere le utenze? Concludo che con me vive mio padre di anni 67.
Grazie e un cordiale saluto Vincenzo