29-07-2019, 14:07
Gentile Sig. Simone,
Innanzi tutto, prima di analizzare la questione sotto l’aspetto legale, mi sento di esprimerle la mia
più completa solidarietà per la spiacevole situazione familiare che si è venuta a creare.
Quella del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) mi sembra un’opzione eccessiva e molto remota, in quanto, apparentemente, non ci sono i presupposti per procedere.
La cosa migliore da fare è recarsi presso la sua Asl di residenza, reparto di igiene mentale, per esporre la problematica.
Gli psicologi avvieranno tutta la procedura del caso e sapranno consigliarle la strada migliore da seguire.
Quanto ad eventuali “denunce alla madre” ed altre procedure che intende perseguire penalmente/civilmente, si affidi alla consulenza di un mio collega, che dopo aver letto attentamente le carte, saprà sicuramente consigliarla al meglio.
In bocca la lupo
Innanzi tutto, prima di analizzare la questione sotto l’aspetto legale, mi sento di esprimerle la mia
più completa solidarietà per la spiacevole situazione familiare che si è venuta a creare.
Quella del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) mi sembra un’opzione eccessiva e molto remota, in quanto, apparentemente, non ci sono i presupposti per procedere.
La cosa migliore da fare è recarsi presso la sua Asl di residenza, reparto di igiene mentale, per esporre la problematica.
Gli psicologi avvieranno tutta la procedura del caso e sapranno consigliarle la strada migliore da seguire.
Quanto ad eventuali “denunce alla madre” ed altre procedure che intende perseguire penalmente/civilmente, si affidi alla consulenza di un mio collega, che dopo aver letto attentamente le carte, saprà sicuramente consigliarla al meglio.
In bocca la lupo