06-12-2023, 19:18
Buongiorno,
sono una donna di quasi 40 anni, vivo coi genitori ultraottantenni ancora capaci di intendere e volere e ho bisogno di un parere legale.
Da un po' di tempo a questa parte, mio padre mi invia messaggi deliranti su whatsapp se mi trovo fuori casa con amici, colleghi o col ragazzo in orario serale, chiedendo di rientrare perché è pieno di pericoli, dicendomi di interrompere quello che sto facendo per tornare a casa, che non sa con chi sono e dove, ecc.
I messaggi sono almeno 3-5 ogni volta, e minano totalmente la serenità dei miei momenti di svago, portandomi anche all'angoscia e alla paura di tornare a casa.
Ho provato ogni possibile soluzione per cercare di risolvere il problema, dal dialogo, all'ignorare i messaggi, al minacciare di andarmene... non è servito a nulla.
Fermo restando che sono consapevole di dover andare via di casa, cosa che al momento non posso fare, vorrei capire quali sono i miei diritti in questo caso, cosa dice la legge in merito alla molestia psicologica verso i figli conviventi e maggiorenni?
Posso denunciarlo se continua, anche se non ci sono stati atti di violenza fisica su di me o sui miei oggetti personali?
Grazie.
sono una donna di quasi 40 anni, vivo coi genitori ultraottantenni ancora capaci di intendere e volere e ho bisogno di un parere legale.
Da un po' di tempo a questa parte, mio padre mi invia messaggi deliranti su whatsapp se mi trovo fuori casa con amici, colleghi o col ragazzo in orario serale, chiedendo di rientrare perché è pieno di pericoli, dicendomi di interrompere quello che sto facendo per tornare a casa, che non sa con chi sono e dove, ecc.
I messaggi sono almeno 3-5 ogni volta, e minano totalmente la serenità dei miei momenti di svago, portandomi anche all'angoscia e alla paura di tornare a casa.
Ho provato ogni possibile soluzione per cercare di risolvere il problema, dal dialogo, all'ignorare i messaggi, al minacciare di andarmene... non è servito a nulla.
Fermo restando che sono consapevole di dover andare via di casa, cosa che al momento non posso fare, vorrei capire quali sono i miei diritti in questo caso, cosa dice la legge in merito alla molestia psicologica verso i figli conviventi e maggiorenni?
Posso denunciarlo se continua, anche se non ci sono stati atti di violenza fisica su di me o sui miei oggetti personali?
Grazie.