15-07-2023, 00:54
Buonasera a tutti,
è la prima volta che scrivo su questo forum: ogni tanto ho delle curiosità in ambito legale e spero potrete aiutarmi! Non ho studiato legge, per cui vi prego di correggermi le volte che sparerò qualche incorrettezza a livello legale.
Il tema che vi porto mi è tornato a mente nel leggere le notizie di questi giorni, sulle ragazzine di 12 anni alla festa di capodanno. Quando leggo queste cose (anche qualche mese fa c'era una storia di una 12enne violentata in discoteca. Purtroppo succede troppo spesso di leggere brutte storie di bambini che si trovavano in situazioni chiaramente problematiche) mi ribolle il sangue. Non solo perché si tratta di notizie orribili, ma anche perché se da un lato è "frequente e normale" che i ragazzini di 8, 10 o 12 anni stiano fuori da soli fino a (troppo) tardi, normalmente senza conseguenze (a meno che non succedano questi fattacci), dall'altro non possono assolutamente rientrare da scuola da soli.
Aggiungo: spesso non possono nemmeno andare a scuola da soli o rischiano ramanzine da parte delle maestre.
Io mi sono trasferito in Austria da alcuni anni. Quando cerco di spiegare ai locali che in Italia i bambini non possono andare e tornare da soli da scuola, la gente ci mette del tempo ad afferrare il concetto. Qui sta al genitore valutare se sia opportuno che il bambino vada da solo, ed è perfettamente normale vedere bambini di 6 anni prendere l'autobus da soli con uno zaino più grande di loro.
Per gli austriaci è un concetto così alieno che inizialmente non capiscono, oppure pensano mi riferisca a una legge austriaca che impone degli obblighi inderogabili su orari e bambini non accompagnati. Non so i dettagli, ma in Austria se un bambino piccolo è da solo tra le 10 di sera e le 6 del mattino e la polizia lo vede, il bambino viene caricato, riportato a casa ed i genitori si beccano un bel discorsetto e una multa molto salata.
Trovo assurdo che in Italia, per una "pigrizia" del legislatore e per colpa dei burocrati che non hanno a cuore i bambini ma solo che sia tutto a prova di causa legale, abbiamo dei bambini che vanno in giro da soli, perfino in discoteca (solitamente senza venire multati), ma non possono andare e tornare a scuola da soli, in nessun caso.
Personalmente ritengo che la prima palestra di autonomia e responsabilità per un bambino sia proprio quella di andare e tornare da solo dal luogo chiave della sua istruzione: la scuola. Ovviamente valutando se il bambino e il percorso siano adatti. Un conto è abitare nella zona più pericolosa di una grossa città, un altro abitare in un paesino tranquillo di fronte a una scuola.
Eccomi al dunque: se io dovessi tornare in Italia troverei inaccettabile la situazione attuale. C'è qualche speranza di fare ricorso alla carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea? Non credo lo farei, visti i costi che immagino sarebbero importanti, ma mi piace fare un discorso ipotetico.
Ad esempio, l'articolo 24, comma 2 recita:
2. In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente.
L'interesse superiore del bambino ad apprendere autonomia e responsabilità non dovrebbe essere premimente rispetto al vuoto legislativo chiuso in malomodo dai burocrati?
Vedo che c'è anche l'articolo 14:
3. La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all’educazione e all’istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.
In questo caso mi par di capire che la legge nazionale sia carente. Si potrebbe impugnare questo articolo, sostenendo che secondo mia profonda convinzione l'istruzione dei figli passa anche attraverso l'imparare ad essere autonomi nelle piccole cose, come andare a scuola da solo, oppure avrebbe precedenza il fatto che la legge nazionale non ci sia?
Concludo con una nota: sono abbastanza convinto che un qualunque giudice del nord europa sarebbe quantomeno perplesso della situazione Italiana. Questo aumenterebbe le mie chanches di vincere un'ipotetica causa se portata fino ad una corte europea? Potrei averne facoltà se perdessi tutti i gradi in Italia?
Grazie per la lettura! Spero abbiate trovato questo post se non interessante, almeno divertente.
è la prima volta che scrivo su questo forum: ogni tanto ho delle curiosità in ambito legale e spero potrete aiutarmi! Non ho studiato legge, per cui vi prego di correggermi le volte che sparerò qualche incorrettezza a livello legale.
Il tema che vi porto mi è tornato a mente nel leggere le notizie di questi giorni, sulle ragazzine di 12 anni alla festa di capodanno. Quando leggo queste cose (anche qualche mese fa c'era una storia di una 12enne violentata in discoteca. Purtroppo succede troppo spesso di leggere brutte storie di bambini che si trovavano in situazioni chiaramente problematiche) mi ribolle il sangue. Non solo perché si tratta di notizie orribili, ma anche perché se da un lato è "frequente e normale" che i ragazzini di 8, 10 o 12 anni stiano fuori da soli fino a (troppo) tardi, normalmente senza conseguenze (a meno che non succedano questi fattacci), dall'altro non possono assolutamente rientrare da scuola da soli.
Aggiungo: spesso non possono nemmeno andare a scuola da soli o rischiano ramanzine da parte delle maestre.
Io mi sono trasferito in Austria da alcuni anni. Quando cerco di spiegare ai locali che in Italia i bambini non possono andare e tornare da soli da scuola, la gente ci mette del tempo ad afferrare il concetto. Qui sta al genitore valutare se sia opportuno che il bambino vada da solo, ed è perfettamente normale vedere bambini di 6 anni prendere l'autobus da soli con uno zaino più grande di loro.
Per gli austriaci è un concetto così alieno che inizialmente non capiscono, oppure pensano mi riferisca a una legge austriaca che impone degli obblighi inderogabili su orari e bambini non accompagnati. Non so i dettagli, ma in Austria se un bambino piccolo è da solo tra le 10 di sera e le 6 del mattino e la polizia lo vede, il bambino viene caricato, riportato a casa ed i genitori si beccano un bel discorsetto e una multa molto salata.
Trovo assurdo che in Italia, per una "pigrizia" del legislatore e per colpa dei burocrati che non hanno a cuore i bambini ma solo che sia tutto a prova di causa legale, abbiamo dei bambini che vanno in giro da soli, perfino in discoteca (solitamente senza venire multati), ma non possono andare e tornare a scuola da soli, in nessun caso.
Personalmente ritengo che la prima palestra di autonomia e responsabilità per un bambino sia proprio quella di andare e tornare da solo dal luogo chiave della sua istruzione: la scuola. Ovviamente valutando se il bambino e il percorso siano adatti. Un conto è abitare nella zona più pericolosa di una grossa città, un altro abitare in un paesino tranquillo di fronte a una scuola.
Eccomi al dunque: se io dovessi tornare in Italia troverei inaccettabile la situazione attuale. C'è qualche speranza di fare ricorso alla carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea? Non credo lo farei, visti i costi che immagino sarebbero importanti, ma mi piace fare un discorso ipotetico.
Ad esempio, l'articolo 24, comma 2 recita:
2. In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente.
L'interesse superiore del bambino ad apprendere autonomia e responsabilità non dovrebbe essere premimente rispetto al vuoto legislativo chiuso in malomodo dai burocrati?
Vedo che c'è anche l'articolo 14:
3. La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all’educazione e all’istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.
In questo caso mi par di capire che la legge nazionale sia carente. Si potrebbe impugnare questo articolo, sostenendo che secondo mia profonda convinzione l'istruzione dei figli passa anche attraverso l'imparare ad essere autonomi nelle piccole cose, come andare a scuola da solo, oppure avrebbe precedenza il fatto che la legge nazionale non ci sia?
Concludo con una nota: sono abbastanza convinto che un qualunque giudice del nord europa sarebbe quantomeno perplesso della situazione Italiana. Questo aumenterebbe le mie chanches di vincere un'ipotetica causa se portata fino ad una corte europea? Potrei averne facoltà se perdessi tutti i gradi in Italia?
Grazie per la lettura! Spero abbiate trovato questo post se non interessante, almeno divertente.