12-02-2019, 14:41
L'anno scorso ho ricevuto un decreto ingiuntivo regionale, con premesse non corrette i base alla documentazione in possesso:
- il decreto richiede a me, come persona fisica, la restituzione di parte di un contributo concesso alla ditta che ho co-fondato, indicando me come beneficiario, sebbene la documentazione regionale che ho in possesso chiaramente espliciti che è la ditta la beneficiaria (oltre, a comprova, i movimenti bancari)
- il decreto richiede la restituzione perché sostiene che le quietanze di pagamento (i movimenti bancari) non siano stati trasmessi per tempo.
Avendo in possesso tutta la documentazione, ho consultato un legale, suggerito dal mio commercialista, e poi scelto di provare una via negoziale, senza consulenza legale, con l'ente regionale.
Il legale ha svolto:
1. una prima visita conoscitiva, presso la sua sede, in cui ho illustrato i fatti
2. lettura degli atti che ho trasmesso (non ha dovuto fare ricerca su archivi regionali)
3. ha prodotto un preventivo nel caso si scegliesse una via giudiziale di ricorso al TAR, pari ad oltre il 50% dell'importo richiesto dalla regione (allora, oltre 16K euro).
Anche per questo motivo, col commercialista abbiamo scelto di provare una via negoziale: sia lui che il legale erano consapevoli che non sarebbe stato né nelle mie possibilità né avrebbe avuto senso andare in contenzioso quando il costo per avere tutela legale era cosi alto.
Al legale, è stata data comunicazione del ciò.
Dopo un anno, il legale presenta richiesta pagamento per i servizi resi, pari a oltre 1.700 euro.
Mi sono aiutato con questi indicatori:
https://www.avvocatoandreani.it/servizi/...i-2014.php
Il legale non ha presentato la sua parcella, prima di procedere ai servizi resi.
I servizi resi ( un primo colloquio conoscitivo, lettura atti, formulazione preventivo in caso si decida di istruire ricorso al TAR ) sono fuori scala, e ben oltre il tariffario che leggo.
Non mi aspettavo di ricevere una richiesta pagamento, perché era stato indicato di non volere intraprendere un percorso legale contro la regione, ma provare un colloquio (senza il legale), ma è così esosa che non ho nemmeno i mezzi finanziari per pagarla.
Mi trovo in difficoltà anche per il contesto (quest'avvocato è stato suggerito dal mio commercialista, e l'ho scelto per questo motivo, con l'obiettivo di avere un rapporto di fiducia nel caso di contenziosi).
C'è un codice deontologico dell'ordine avvocati ?
C'è un tariffario per lettura atti e per i servizi svolti ?
Come potrei negoziare con l'avvocato una cifra più in linea con i servizi resi, senza nulla togliere alle sue competenze, ma che rifletta l'effettiva applicazione delle sue competenze ?
Nella distinta che ho richiesto, a esempio, ci sono 180 euro di spese generali considerate "per legge", su cui è pure applicata l'IVA, eppure, per i servizi resi non ha dovuto effettuare spese (quali accesso a database, trasferte o altro).
Nella distinta, il tempo dedicato alla lettura delle mie email e ad uno scambio di vedute via email con un collega, sono indicate come 4 ore, con un prezzario di 150 euro / ora: francamento trovo poco credibile che uno scambio di email con un collega venga quantificato come 4 ore, soprattutto a seguito di un primo colloquio conoscitivo.
E non sono le sole in conto.
Che strumenti posso usare per negoziare una cifra più ragionevole, che nemmeno posso al momento pagare ?
- il decreto richiede a me, come persona fisica, la restituzione di parte di un contributo concesso alla ditta che ho co-fondato, indicando me come beneficiario, sebbene la documentazione regionale che ho in possesso chiaramente espliciti che è la ditta la beneficiaria (oltre, a comprova, i movimenti bancari)
- il decreto richiede la restituzione perché sostiene che le quietanze di pagamento (i movimenti bancari) non siano stati trasmessi per tempo.
Avendo in possesso tutta la documentazione, ho consultato un legale, suggerito dal mio commercialista, e poi scelto di provare una via negoziale, senza consulenza legale, con l'ente regionale.
Il legale ha svolto:
1. una prima visita conoscitiva, presso la sua sede, in cui ho illustrato i fatti
2. lettura degli atti che ho trasmesso (non ha dovuto fare ricerca su archivi regionali)
3. ha prodotto un preventivo nel caso si scegliesse una via giudiziale di ricorso al TAR, pari ad oltre il 50% dell'importo richiesto dalla regione (allora, oltre 16K euro).
Anche per questo motivo, col commercialista abbiamo scelto di provare una via negoziale: sia lui che il legale erano consapevoli che non sarebbe stato né nelle mie possibilità né avrebbe avuto senso andare in contenzioso quando il costo per avere tutela legale era cosi alto.
Al legale, è stata data comunicazione del ciò.
Dopo un anno, il legale presenta richiesta pagamento per i servizi resi, pari a oltre 1.700 euro.
Mi sono aiutato con questi indicatori:
https://www.avvocatoandreani.it/servizi/...i-2014.php
Il legale non ha presentato la sua parcella, prima di procedere ai servizi resi.
I servizi resi ( un primo colloquio conoscitivo, lettura atti, formulazione preventivo in caso si decida di istruire ricorso al TAR ) sono fuori scala, e ben oltre il tariffario che leggo.
Non mi aspettavo di ricevere una richiesta pagamento, perché era stato indicato di non volere intraprendere un percorso legale contro la regione, ma provare un colloquio (senza il legale), ma è così esosa che non ho nemmeno i mezzi finanziari per pagarla.
Mi trovo in difficoltà anche per il contesto (quest'avvocato è stato suggerito dal mio commercialista, e l'ho scelto per questo motivo, con l'obiettivo di avere un rapporto di fiducia nel caso di contenziosi).
C'è un codice deontologico dell'ordine avvocati ?
C'è un tariffario per lettura atti e per i servizi svolti ?
Come potrei negoziare con l'avvocato una cifra più in linea con i servizi resi, senza nulla togliere alle sue competenze, ma che rifletta l'effettiva applicazione delle sue competenze ?
Nella distinta che ho richiesto, a esempio, ci sono 180 euro di spese generali considerate "per legge", su cui è pure applicata l'IVA, eppure, per i servizi resi non ha dovuto effettuare spese (quali accesso a database, trasferte o altro).
Nella distinta, il tempo dedicato alla lettura delle mie email e ad uno scambio di vedute via email con un collega, sono indicate come 4 ore, con un prezzario di 150 euro / ora: francamento trovo poco credibile che uno scambio di email con un collega venga quantificato come 4 ore, soprattutto a seguito di un primo colloquio conoscitivo.
E non sono le sole in conto.
Che strumenti posso usare per negoziare una cifra più ragionevole, che nemmeno posso al momento pagare ?