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Mia madre ha chiesto il divorzio da mio padre ormai 2 anni fà e da allora lui non si è mai dato pace e continua a fare cose che giudico molto gravi per complicare la vita a noi e se la prende con gente che a detta sua crede che hanno convinto mia madre a lasciarsi con lui.
Credo che abbia bisogno di aiuto ma ovviamente lui non vuole farsi aiutare perchè crede che dallo psicologo ci vanno soltanto i pazzi.
Ho letto che si può obbligare qualcuno ad andare dallo psicologo se il soggetto causa danni e sè o agli altri. Come funziona di preciso la cosa?
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
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(19-12-2022, 21:44)giaccattone32 Ha scritto: Mia madre ha chiesto il divorzio da mio padre ormai 2 anni fà e da allora lui non si è mai dato pace e continua a fare cose che giudico molto gravi per complicare la vita a noi e se la prende con gente che a detta sua crede che hanno convinto mia madre a lasciarsi con lui.
Credo che abbia bisogno di aiuto ma ovviamente lui non vuole farsi aiutare perchè crede che dallo psicologo ci vanno soltanto i pazzi.
Ho letto che si può obbligare qualcuno ad andare dallo psicologo se il soggetto causa danni e sè o agli altri. Come funziona di preciso la cosa?
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
Buongiorno, si tratta di situazioni sempre molto difficili. Primo, è difficile dimostrare certi comportamenti, secondo non è facile che i giudici, gli assistenti sociali e in generale gli operatori addetti ai lavori ci credano. Molte condotte confinano con lo stalking, altre sono solo molestie. In generale, il sistema accorda la possibilità di interdire una persona, inabilitarla o affiancarla con un amministratore di sostegno, ma sono i casi in cui uno non riesce a badare a se stesso. Non sembra che una persona arrabbiata per la vicenda del divorzio possa rientrare in questa tipologia. In altri casi viene usato il trattamento sanitario obbligatorio, ma si tratta di casi molto gravi.
La risposta verso i fenomeni di manipolazione, di narcisismo patologico e in generale alle condotte persecutorie finalizzate anche ad isolare la vittima socialmente è una risposta congiunta, costituita da azioni civili, cautelari, penali e dall'apporto di associazioni di vittime di violenza, assistenti sociali e psichiatri.
Obbligare qualcuno che si sente sano a curarsi non è assolutamente facile, ma si può creare attorno al fenomeno una rete di operatori e interventi che possa tentare di arginare la situazione nociva.
Avv. Stefano Duchemino
www.studioduchemino.com
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(20-12-2022, 13:14)STUDIO DUCHEMINO Ha scritto: (19-12-2022, 21:44)giaccattone32 Ha scritto: Mia madre ha chiesto il divorzio da mio padre ormai 2 anni fà e da allora lui non si è mai dato pace e continua a fare cose che giudico molto gravi per complicare la vita a noi e se la prende con gente che a detta sua crede che hanno convinto mia madre a lasciarsi con lui.
Credo che abbia bisogno di aiuto ma ovviamente lui non vuole farsi aiutare perchè crede che dallo psicologo ci vanno soltanto i pazzi.
Ho letto che si può obbligare qualcuno ad andare dallo psicologo se il soggetto causa danni e sè o agli altri. Come funziona di preciso la cosa?
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
Buongiorno, si tratta di situazioni sempre molto difficili. Primo, è difficile dimostrare certi comportamenti, secondo non è facile che i giudici, gli assistenti sociali e in generale gli operatori addetti ai lavori ci credano. Molte condotte confinano con lo stalking, altre sono solo molestie. In generale, il sistema accorda la possibilità di interdire una persona, inabilitarla o affiancarla con un amministratore di sostegno, ma sono i casi in cui uno non riesce a badare a se stesso. Non sembra che una persona arrabbiata per la vicenda del divorzio possa rientrare in questa tipologia. In altri casi viene usato il trattamento sanitario obbligatorio, ma si tratta di casi molto gravi.
La risposta verso i fenomeni di manipolazione, di narcisismo patologico e in generale alle condotte persecutorie finalizzate anche ad isolare la vittima socialmente è una risposta congiunta, costituita da azioni civili, cautelari, penali e dall'apporto di associazioni di vittime di violenza, assistenti sociali e psichiatri.
Obbligare qualcuno che si sente sano a curarsi non è assolutamente facile, ma si può creare attorno al fenomeno una rete di operatori e interventi che possa tentare di arginare la situazione nociva.
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Buonasera e grazie della risposta. Avrei dei testimoni che hanno subito le cose gravi di cui parlo e quindi penso di poter provare quello che ha fatto. E' possibile così cerare attorno a lui il fenomeno di cui parla se le persone a cui ha fatto i torti raccontano quello che hanno subito?
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(23-12-2022, 21:23)giaccattone32 Ha scritto: (20-12-2022, 13:14)STUDIO DUCHEMINO Ha scritto: (19-12-2022, 21:44)giaccattone32 Ha scritto: Mia madre ha chiesto il divorzio da mio padre ormai 2 anni fà e da allora lui non si è mai dato pace e continua a fare cose che giudico molto gravi per complicare la vita a noi e se la prende con gente che a detta sua crede che hanno convinto mia madre a lasciarsi con lui.
Credo che abbia bisogno di aiuto ma ovviamente lui non vuole farsi aiutare perchè crede che dallo psicologo ci vanno soltanto i pazzi.
Ho letto che si può obbligare qualcuno ad andare dallo psicologo se il soggetto causa danni e sè o agli altri. Come funziona di preciso la cosa?
Grazie a tutti quelli che risponderanno.
Buongiorno, si tratta di situazioni sempre molto difficili. Primo, è difficile dimostrare certi comportamenti, secondo non è facile che i giudici, gli assistenti sociali e in generale gli operatori addetti ai lavori ci credano. Molte condotte confinano con lo stalking, altre sono solo molestie. In generale, il sistema accorda la possibilità di interdire una persona, inabilitarla o affiancarla con un amministratore di sostegno, ma sono i casi in cui uno non riesce a badare a se stesso. Non sembra che una persona arrabbiata per la vicenda del divorzio possa rientrare in questa tipologia. In altri casi viene usato il trattamento sanitario obbligatorio, ma si tratta di casi molto gravi.
La risposta verso i fenomeni di manipolazione, di narcisismo patologico e in generale alle condotte persecutorie finalizzate anche ad isolare la vittima socialmente è una risposta congiunta, costituita da azioni civili, cautelari, penali e dall'apporto di associazioni di vittime di violenza, assistenti sociali e psichiatri.
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Avv. Stefano Duchemino
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Buonasera e grazie della risposta. Avrei dei testimoni che hanno subito le cose gravi di cui parlo e quindi penso di poter provare quello che ha fatto. E' possibile così cerare attorno a lui il fenomeno di cui parla se le persone a cui ha fatto i torti raccontano quello che hanno subito?
Certamente sì, più è la rete di testimoni grande, meglio è.
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