24-12-2018, 02:41
A e B possiedono ciascuno metà di un locale al piano terra destinato a parcheggio di due auto. Un posto auto appartiene ad A e l’altro appartiene a B. L’appartamento di A si trova al piano terra dello stesso edificio e confina col locale destinato a parcheggio. Infatti, nell’appartamento di A si può accedere anche direttamente dal locale destinato a parcheggio, attraverso una porta di ingresso secondaria. L’appartamento di B è situato al primo piano dello stesso edificio e ha un ingresso indipendente.
Il locale destinato a parcheggio é largo 6 metri, con un varco di accesso largo circa 3 metri situato proprio in corrispondenza del posto auto di A. Trattandosi di un locale non molto grande, A può parcheggiare la sua auto comodamente ma per B è praticamente impossibile parcheggiare. Infatti, B ha sempre usato la sua porzione del locale per lo stoccaggio di merci di vario tipo.
Visto che il posto auto di B occupa una porzione residuale del piano terra che per la parte rimanente appartiene ad A, costituendo una potenziale minaccia alla serenità e vivibilità del appartamento di quest'ultimo, in doverse occasioni A ha cercato di acquistare il posto auto di B senza riuscire mai a trovare un accordo equo sul prezzo.
Un banale litigio fra i due comunisti modifica l’anzidetto stato di fatto: nonostante la posizione scomoda del suo posto auto, B con un velato intento emultivo comunica ad A che ha intenzione di parcheggiare la sua auto nel locale destinato a parcheggio.
Secondo il consolidato orientamento dottrinale e giurisprudenziale esistente in materia verso quale soluzione ritenete sia indirizzata l’insorta controversia.
Grazie
Il locale destinato a parcheggio é largo 6 metri, con un varco di accesso largo circa 3 metri situato proprio in corrispondenza del posto auto di A. Trattandosi di un locale non molto grande, A può parcheggiare la sua auto comodamente ma per B è praticamente impossibile parcheggiare. Infatti, B ha sempre usato la sua porzione del locale per lo stoccaggio di merci di vario tipo.
Visto che il posto auto di B occupa una porzione residuale del piano terra che per la parte rimanente appartiene ad A, costituendo una potenziale minaccia alla serenità e vivibilità del appartamento di quest'ultimo, in doverse occasioni A ha cercato di acquistare il posto auto di B senza riuscire mai a trovare un accordo equo sul prezzo.
Un banale litigio fra i due comunisti modifica l’anzidetto stato di fatto: nonostante la posizione scomoda del suo posto auto, B con un velato intento emultivo comunica ad A che ha intenzione di parcheggiare la sua auto nel locale destinato a parcheggio.
Secondo il consolidato orientamento dottrinale e giurisprudenziale esistente in materia verso quale soluzione ritenete sia indirizzata l’insorta controversia.
Grazie