13-04-2018, 12:03
Sono un infermiera a tempo indeterminato, da dicembre ho scoperto di essere incinta e dopo il terzo mese di gravidanza ho iniziato a riscontrare dei problemi di salute tra cui il diabete gestazionale e l'idronefrosi bilaterale che mi reca continue coliche renali,per cui sono stata anche ricoverata in ospedale.
Il mio ginecologo iscritto regolarmente al SSN mi ha compilato il certificato per gravidanza a rischio con cui poi ho fatto domanda alla mia asur di appartenenza per richiedere l'interdizione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio ( legge 151/2001 ) allegandovi tutti i certificati in mio posesso,inclusi i vari accessi tramite pronto soccorso e il foglio di ricovero annesso.
bhe la domanda mi é stata rigettata in quanto secondo la commissione che l'ha presa in carico , la mia situazione non rientra nelle gravidanze a rischio e che quindi posso avvalermi solo della malattia ordinaria, non specificandone le motivazioni in chiaro.
Ho sentito il parere di altri medici legali privatamente e sono tutti sconvolti da quanto accaduto ma nessuno mi sa consigliare come comportarmi per un eventuale ricorso .
Non mi sembra giusto che debba prendere la malattia ordinaria e quindi consumare giorni che sono limitati in 3 anni per poi passare ad un compenso ridotto o altro e che prevedono anche delle visite fiscali quando la mia situazione non é per nulla ordinaria ma sono problematiche di natura gravidica accertate da uno specialista! Spero di essere stata chiara e di ricevere risposte a riguardo.
Il mio ginecologo iscritto regolarmente al SSN mi ha compilato il certificato per gravidanza a rischio con cui poi ho fatto domanda alla mia asur di appartenenza per richiedere l'interdizione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio ( legge 151/2001 ) allegandovi tutti i certificati in mio posesso,inclusi i vari accessi tramite pronto soccorso e il foglio di ricovero annesso.
bhe la domanda mi é stata rigettata in quanto secondo la commissione che l'ha presa in carico , la mia situazione non rientra nelle gravidanze a rischio e che quindi posso avvalermi solo della malattia ordinaria, non specificandone le motivazioni in chiaro.
Ho sentito il parere di altri medici legali privatamente e sono tutti sconvolti da quanto accaduto ma nessuno mi sa consigliare come comportarmi per un eventuale ricorso .
Non mi sembra giusto che debba prendere la malattia ordinaria e quindi consumare giorni che sono limitati in 3 anni per poi passare ad un compenso ridotto o altro e che prevedono anche delle visite fiscali quando la mia situazione non é per nulla ordinaria ma sono problematiche di natura gravidica accertate da uno specialista! Spero di essere stata chiara e di ricevere risposte a riguardo.