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covid-19: salute vs. privacy. Chi vince?
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Exclamation 
Salve avvocato e complimenti per il suo canale su Youtube, che seguo con interesse, soprattutto per la chiarezza dell'esposizione ed il linguaggio che rende accessibile la materia anche a me.

Volevo sottoporle un quesito generale, non solo mio.

Io sono dipendente di un ente pubblico, nel quale sono stati rilevati diversi casi di covid-19, in questi ultimi mesi.

Purtroppo la diffusione di queste rilevazioni è affidata solo al buon cuore dei singoli, che avvisano i colleghi con i quali sono entrati in contatto nelle ultime settimane.
E questo in nome della privacy delle persone colpite da questo virus.

Ora, visto che uno dei compiti dei dirigenti pubblici è anche la tutela sanitaria dei propri dipendenti, mi chiedo quale legge prevalga: la privacy del malcapitato di turno o la tutela sanitaria dei dipendenti?

Comunque, tenga presente che, anche in presenza di queste manifestazioni di "buon cuore" ai vari dirigenti, difficilmente il personale viene chiamato a fare tamponi di controllo.

Venendo poi al mio caso specifico, per il ruolo da me ricoperto sono costretto ad avere costanti rapporti con praticamente tutti gli uffici, di tutte le varie sedi. Questo mi espone maggiormente al contagio, anche solo da un punto di vista probabilistico.
Eppure sembra che al mio dirigente non importi: né io né i miei colleghi d'ufficio siamo chiamati a controlli periodici, a tutela sia nostra sia di tutti gli altri dipendenti dell'ente.
Anche questo, secondo la legge, è normale?

La ringrazio anticipatamete.
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