19-09-2020, 12:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2020, 19:35 da Bieffe29.)
La questione sarebbe molto lunga e complessa, cerco di sintetizzare al massimo almeno per gli aspetti che più mi interessano. il signor A è deceduto quasi trent'anni fa, vedovo, intestato, lasciando quindi eredi legittimi i suoi tre figli B,C,D tutti coniugati, due di essi (diciamo C e D) con un figlio. Il sottoscritto per chiarezza è appunto uno di questi figli (diciamo di C). Per quanto era a conoscenza della mia famiglia il de cuius non aveva alcun bene patrimoniale rilevante, recentemente invece sono venuto a scoprire che a lui erano intestati due appartamenti in un'unica palazzina, che poi era ed è quella in cui vivevano lui, il figlio B e la nuora. Noi eravamo convinti che questi fossero intestati a B. Nessuno a aprì formalmente le pratiche di successione.
Allo stato attuale sono in vita la nuora del de cuius, moglie di B, ed i due nipoti (io e mio cugino) figli di C e D, tutti gli altri eredi titolari deceduti.
La moglie di B adesso apre le pratiche per l'usucapione degli immobili che tuttora al catasto risultano intestati ad A morto da trent'anni e invita formalmente me e mio cugino ad una mediazione di conciliazione.
Le problematiche sarebbero molte me due aspetti mi interessano particolarmente:
1- Quale interesse potrei avere nel partecipare a questa mediazione (nella quale dovrei farmi assistere obbligatoriamente da un legale) non essendo interessato agli immobili, ma detto in termini chiari soltanto a tirarmi fuori con le minime spese possibili da questa storia? Sarebbe ad esempio legittimo ed opportuno se chiedessi, come base dell'accordo che la parte istante si facesse carico di tutte le spese del procedimento e degli eventuali costi o penali per la mancata apertura della successione?
2- Questa è la parte più sconcertante e per me incomprensibile: come possono essere questi immobili finiti ad un'asta giudiziaria 4 anni fa (esito: deserta) per debiti di B senza che il sottoscritto ne sia venuto a conoscenza se non rintracciandolo lo scorso anno su internet sul sito del tribunale (e gli immobili sono indubbiamente quelli con tanto di foto, ordinanze e avviso di vendita ufficiali)? Se non ero titolare allora di diritti o oneri come posso esserlo adesso?
Sentiti ringraziamenti per le eventuali risposte.
Allo stato attuale sono in vita la nuora del de cuius, moglie di B, ed i due nipoti (io e mio cugino) figli di C e D, tutti gli altri eredi titolari deceduti.
La moglie di B adesso apre le pratiche per l'usucapione degli immobili che tuttora al catasto risultano intestati ad A morto da trent'anni e invita formalmente me e mio cugino ad una mediazione di conciliazione.
Le problematiche sarebbero molte me due aspetti mi interessano particolarmente:
1- Quale interesse potrei avere nel partecipare a questa mediazione (nella quale dovrei farmi assistere obbligatoriamente da un legale) non essendo interessato agli immobili, ma detto in termini chiari soltanto a tirarmi fuori con le minime spese possibili da questa storia? Sarebbe ad esempio legittimo ed opportuno se chiedessi, come base dell'accordo che la parte istante si facesse carico di tutte le spese del procedimento e degli eventuali costi o penali per la mancata apertura della successione?
2- Questa è la parte più sconcertante e per me incomprensibile: come possono essere questi immobili finiti ad un'asta giudiziaria 4 anni fa (esito: deserta) per debiti di B senza che il sottoscritto ne sia venuto a conoscenza se non rintracciandolo lo scorso anno su internet sul sito del tribunale (e gli immobili sono indubbiamente quelli con tanto di foto, ordinanze e avviso di vendita ufficiali)? Se non ero titolare allora di diritti o oneri come posso esserlo adesso?
Sentiti ringraziamenti per le eventuali risposte.