14-06-2022, 02:01
Salve a tutti, da qualche mese sono in possesso di un contratto di locazione intestato a me e alla mia compagna come conduttori. Il proprietario ha giustamente chiesto buste paga come garanzia (solo in via verbale) che sono riuscito a fornire solo io in quanto unico lavoratore. Ora a distanza di qualche mese purtroppo sono costretto a cercare un altro immobile, esprimendo la mia volontà di recedere parzialemente dal contratto (ovviamente segnalando tramite raccomandata con 6 mesi di termine) lasciando, in accordo con la mia ex compagna, a lei la responsabilità in solido di continuare a pagare il canone. Il proprietario dell'immobile non è contento di questo fatto in quanto gli vengono meno le garanzie che io ho fornito in principio. Insieme all'agente immobiliare hanno cercato di convincerci che non è possibile che sia un solo conduttore a recedere dal contratto per tali garanzie che la mia ex compagna non riesce a dare nonostante siano pronti i suoi genitori a farsi carico dei costi.
Ne nel contratto ne nell'appendice sono presenti clausole per il recesso od obbligazioni verso alcun conduttore nello specifico. Per concludere dunque il proprietario ci chiede o di recedere entrambi (cosa che la mia ex compagna non vuole fare) oppure obbligandomi di fatto a firmare un secondo contratto ritenendomi responsabile alle obbligazioni di entrambi i contratti. Le mie domande sono:
È di fatto competenza del proprietario decidere se accogliere o meno la nostra comunicazione di recedere parzialemente dal contratto se se non messo per iscritto nel contratto alcuna clausola di recesso? E se nel caso io avessi piena facoltà di recedere dal contratto contro ogni volontà del proprietario, cosa posso fare se trascorsi i 6 mesi dall'invio della raccomandata non ha intenzione di intraprendere la modifica del contratto presso l'agenzia delle entrate?
Ne nel contratto ne nell'appendice sono presenti clausole per il recesso od obbligazioni verso alcun conduttore nello specifico. Per concludere dunque il proprietario ci chiede o di recedere entrambi (cosa che la mia ex compagna non vuole fare) oppure obbligandomi di fatto a firmare un secondo contratto ritenendomi responsabile alle obbligazioni di entrambi i contratti. Le mie domande sono:
È di fatto competenza del proprietario decidere se accogliere o meno la nostra comunicazione di recedere parzialemente dal contratto se se non messo per iscritto nel contratto alcuna clausola di recesso? E se nel caso io avessi piena facoltà di recedere dal contratto contro ogni volontà del proprietario, cosa posso fare se trascorsi i 6 mesi dall'invio della raccomandata non ha intenzione di intraprendere la modifica del contratto presso l'agenzia delle entrate?