02-01-2019, 12:22
Mia moglie si ritrova un addebito sulla carta di credito per un importo abbastanza alto, su una carta di credito raramente utilizzata, e mai per transazioni online. La carta di credito è intestata uicamente a mia moglie, è una compass legata ad un conto banco posta più cointestato. Mia moglie non ha un conto nè un account paypal (particolare importante). Ultimo utilizzo della carta per l'acquisto presso un negozio di un centro commerciale cittadino.
Dall'estratto conto scopriamo che nell'ultimo mese era stati fatti addebiti giornalieri per una cifra, sempre uguale, attorno ai 90 euro, con la casuale robertopaypal, valerio paypal.....
Ovviamente blocchiamo la carta, facciamo denuncia, inviamo il fax alla compass con il disconoscimento delle operazione e la richiesta di chargeback. Tralascio le peripezie presso gli , e sottolineo gli, uffici postali, alla faccia del customer care.
Contatto Paypal, passando attraverso il mio account. Risulta che la carta di credito in questione sia associata ad un account che non ha nulla a che fare con l'intestataria della carta. Quando chiedo come sia possibile cade la linea
Intanto arriva la risposta di Compass, negativa. Dicono che, dopo attente verifiche, "le operazioni risultano autorizzate da PAypal sul conto a lei intestato". Peccato che l'intestatario della carta non abbia nessun account, pertanto le attente verifiche non sono state proprio tali.
Ricontatto Paypal, la quale sostiene che il dolo è da parte di compass che si è fatta clonare la carta, e che comunque, non avendo mia moglie un account paypal, non possono rimborsarla.
Metto tutto in mano ad un avvocato, intanto volevo capire e chiedo:
Nel caso specifico, di chi è la responsabilità, dal punto di vista del diritto?
A me sembra che il problema nasca dall'associazione su paypal di una carta con nome diverso rispetto all'intestatario del conto. Alla fine Paypal chiede solo i dati relativi al numero di carta e al codice di sicurezza, non serve neppure clonarla la carta. Ma è così semplice, mi chiedo?
Può Paypal permettere di associare una carta senza nessuna verifica, e non essere responsabile nel caso si tratti di un'associazione non autorizzata dal titolare della carta. Non si parla neppure di clonazione. Per inserire una carta su paypal basta il numero di carta e il codice di sicurezza. Per un negoziante disonesto basta una telecamera dalla buona definizione per avere a disposizione questi dati, per esempio.
Dall'estratto conto scopriamo che nell'ultimo mese era stati fatti addebiti giornalieri per una cifra, sempre uguale, attorno ai 90 euro, con la casuale robertopaypal, valerio paypal.....
Ovviamente blocchiamo la carta, facciamo denuncia, inviamo il fax alla compass con il disconoscimento delle operazione e la richiesta di chargeback. Tralascio le peripezie presso gli , e sottolineo gli, uffici postali, alla faccia del customer care.
Contatto Paypal, passando attraverso il mio account. Risulta che la carta di credito in questione sia associata ad un account che non ha nulla a che fare con l'intestataria della carta. Quando chiedo come sia possibile cade la linea
Intanto arriva la risposta di Compass, negativa. Dicono che, dopo attente verifiche, "le operazioni risultano autorizzate da PAypal sul conto a lei intestato". Peccato che l'intestatario della carta non abbia nessun account, pertanto le attente verifiche non sono state proprio tali.
Ricontatto Paypal, la quale sostiene che il dolo è da parte di compass che si è fatta clonare la carta, e che comunque, non avendo mia moglie un account paypal, non possono rimborsarla.
Metto tutto in mano ad un avvocato, intanto volevo capire e chiedo:
Nel caso specifico, di chi è la responsabilità, dal punto di vista del diritto?
A me sembra che il problema nasca dall'associazione su paypal di una carta con nome diverso rispetto all'intestatario del conto. Alla fine Paypal chiede solo i dati relativi al numero di carta e al codice di sicurezza, non serve neppure clonarla la carta. Ma è così semplice, mi chiedo?
Può Paypal permettere di associare una carta senza nessuna verifica, e non essere responsabile nel caso si tratti di un'associazione non autorizzata dal titolare della carta. Non si parla neppure di clonazione. Per inserire una carta su paypal basta il numero di carta e il codice di sicurezza. Per un negoziante disonesto basta una telecamera dalla buona definizione per avere a disposizione questi dati, per esempio.