02-10-2019, 18:23
Salve, spero, confidando nella competenza degli utenti, di poter trovare pace a questo dubbio. Ecco di seguito quanto accadutomi.
La procura mi invia un avviso di comparizione in merito a un processo nei confronti di un tizio accusato del reato di stalking con l'aggravante dell'articolo 90 (commettere il reato sotto effetto di stufefazione e/o alcooliche). Dopo la mia escussione ascolto quella fatta all'imputato che non si avvale della facoltà di non rispondere. L'imputato durante l'escussione dice testualmente che in realtà sono io la stalker della persona che lo accusa sono io che mi metto un cappuccio in testa e mi metto fuori casa della vittima con un cane al guinzaglio nell'intento di crearle timore e di far ricadere la colpa su di lui. Dopo di ciò in ben tre momenti del suo interrogatorio rivolge in modo visibilmente di sfida lo sguardo verso di me che sto seduta nel banco del pubblico, e alla terza volta la giudice lo ammonisce dicendogli chel ui deve guardare la corte e non il pubblico! Or bene...so che l'imputato puo' mentire ma so anche che non puo' accusare altri di un reato altrimenti diventa testimone del procedimento che si aprirà a seguito delle sue dichiarazioni. Sp che non puo' manifestare sentimenti sopratutto di aggressione nei confronti di persone che ahnno testimoniato o della vittima. Tutto cio' non è successo fuori a un bar o in mezzo alla strada ma in un'aula di un palazzo di giustizia durante una pubblica udienza. Vorrei sapere cosa succede adesso. Spero aprano un procedimento nei miei confronti solo così posso difendermi. E sopratutto potrebbe anche succede che non llo facciano? Perchè in tal caso mi urterebbe moltissimo. l'imputato puo' mentire ma non puo' accusare altri di un reato per giunta figuriamoci quello per cui egli stesso è imputato. Spiegatemi cosa devo fare. Per favore.
La procura mi invia un avviso di comparizione in merito a un processo nei confronti di un tizio accusato del reato di stalking con l'aggravante dell'articolo 90 (commettere il reato sotto effetto di stufefazione e/o alcooliche). Dopo la mia escussione ascolto quella fatta all'imputato che non si avvale della facoltà di non rispondere. L'imputato durante l'escussione dice testualmente che in realtà sono io la stalker della persona che lo accusa sono io che mi metto un cappuccio in testa e mi metto fuori casa della vittima con un cane al guinzaglio nell'intento di crearle timore e di far ricadere la colpa su di lui. Dopo di ciò in ben tre momenti del suo interrogatorio rivolge in modo visibilmente di sfida lo sguardo verso di me che sto seduta nel banco del pubblico, e alla terza volta la giudice lo ammonisce dicendogli chel ui deve guardare la corte e non il pubblico! Or bene...so che l'imputato puo' mentire ma so anche che non puo' accusare altri di un reato altrimenti diventa testimone del procedimento che si aprirà a seguito delle sue dichiarazioni. Sp che non puo' manifestare sentimenti sopratutto di aggressione nei confronti di persone che ahnno testimoniato o della vittima. Tutto cio' non è successo fuori a un bar o in mezzo alla strada ma in un'aula di un palazzo di giustizia durante una pubblica udienza. Vorrei sapere cosa succede adesso. Spero aprano un procedimento nei miei confronti solo così posso difendermi. E sopratutto potrebbe anche succede che non llo facciano? Perchè in tal caso mi urterebbe moltissimo. l'imputato puo' mentire ma non puo' accusare altri di un reato per giunta figuriamoci quello per cui egli stesso è imputato. Spiegatemi cosa devo fare. Per favore.