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Riconoscimento paternità
#1
Buongiorno a tutti,
12 anni fa è nato mio figlio, ho chiesto al padre di riconoscerlo, all inizio si è dimostrato disponibile, ma poi è scomparso per mesi, sono ricorsa ad un avvocato il quale gli ha intimato di riconoscerlo, lui s è tirato indietro inventando una storia assurda e ha richiesto il DNA, così è stato fatto (a sue spese) e come volevasi dimostrare
100 percento suo figlio. Sparito di nuovo. Abbiamo contattato il soggetto più e più volte ma pure il suo avvocato di quel tempo non riusciva ad avere appuntamento con l assistito, sono passati altri 3 anni.
Risponde magicamente l avvocato avanzando pretese assurde di richiesta di affidamento congiunto con orari e giorni alternati (mio figlio non l aveva mai conosciuto e aveva già 4 anni) pretendendo di dare una cifra irrisoria al mese (giustificandosi di avere un finanziamento e una rata auto)e contestando gli arretrati da me richiesti.
Alla ennesima richiesta da parte nostra di ricevere la documentazione dei redditi per pattuire una somma congrua, e il rammentargli che i doveri economici sono dalla nascita e che ancora non aveva provveduto al riconoscimento, spari di nuovo. Non continuai ulteriormente ad insistere, ho sempre mantenuto mio figlio fino ad ora.
Mio figlio ora ha 12 anni. Il padre di nuovo ricompare avanzando richiesta di conoscenza con mio figlio immediata ma graduale anche con supporto di un esterno, Riconoscendo quanto già richiestogli da me 8anni fa, con obbiettivo di arrivare ad un affido condiviso.
Chiede di valutare le rispettive situazioni economiche per pattuire la cifra che dovrà versare, non fornendo nessun documento, dicendo di guadagnare 1700 al mese di avere un finanziamento pari a 580 al mese e mutuo condiviso di 400 al mese.
Il suo avvocato riferisce che è nata una prescrizione da talune le parti per gli arretrati e che si dovrà solo calcolarle per 5 anni, riferendo che io avrei compresso molti profili i diritti del padre il quale potrebbe avanzare richieste di risarcimento, ma vista la benevolenza dello stesso vorrebbe una soluzione bonaria, ricordando inoltre che non è stato formalizzato l accertamento di paternità e intima 15 giorni di risposta dopo di che provvederà nell' agire legalmente.
Io sono senza parole. Mi chiedo dopo 12 anni, come si può pretendere queste cose. Mio figlio è stato cresciuto e mantenuto da me sola ed è felice e sempre seguito da psicologa fin da quando era piccolo. Ha chiesto del padre biologico ma non ne ha mai voluto ne parlare ne ha mai dimostrato alcun interesse nel farlo.
Cosa posso fare?cosa può succedere?aiutatemi sono tanto agitata e nervosa
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#2
(24-02-2022, 14:57)Liliana86 Ha scritto: Buongiorno a tutti,
12 anni fa è nato mio figlio, ho chiesto al padre di riconoscerlo, all inizio si è dimostrato disponibile, ma poi è scomparso per mesi, sono ricorsa ad un avvocato il quale gli ha intimato di riconoscerlo, lui s è tirato indietro inventando una storia assurda e ha richiesto il DNA, così è stato fatto (a sue spese) e come volevasi dimostrare
100 percento suo figlio. Sparito di nuovo. Abbiamo contattato il soggetto più e più volte ma pure il suo avvocato di quel tempo non riusciva ad avere appuntamento con l assistito, sono passati altri 3 anni.
Risponde magicamente l avvocato avanzando pretese assurde di richiesta di affidamento congiunto con orari e giorni alternati (mio figlio non l aveva mai conosciuto e aveva già 4 anni) pretendendo di dare una cifra irrisoria al mese (giustificandosi di avere un finanziamento e una rata auto)e contestando gli arretrati da me richiesti.
Alla ennesima richiesta da parte nostra di ricevere la documentazione dei redditi per pattuire una somma congrua, e il rammentargli che i doveri economici sono dalla nascita e che ancora non aveva provveduto al riconoscimento, spari di nuovo. Non continuai ulteriormente ad insistere, ho sempre mantenuto mio figlio fino ad ora.
Mio figlio ora ha 12 anni. Il padre di nuovo ricompare avanzando richiesta di conoscenza con mio figlio immediata ma graduale anche con supporto di un esterno, Riconoscendo quanto già richiestogli da me 8anni fa, con obbiettivo di arrivare ad un affido condiviso.
Chiede di valutare le rispettive situazioni economiche per pattuire la cifra che dovrà versare, non fornendo nessun documento, dicendo di guadagnare 1700 al mese di avere un finanziamento pari a 580 al mese e mutuo condiviso di 400 al mese.
Il suo avvocato riferisce che è nata una prescrizione da talune le parti per gli arretrati e che si dovrà solo calcolarle per 5 anni, riferendo che io avrei compresso molti profili i diritti del padre il quale potrebbe avanzare richieste di risarcimento, ma vista la benevolenza dello stesso vorrebbe una soluzione bonaria, ricordando inoltre che non è stato formalizzato l accertamento di paternità e intima 15 giorni di risposta dopo di che provvederà nell' agire legalmente.
Io sono senza parole. Mi chiedo dopo 12 anni, come si può pretendere queste cose. Mio figlio è stato cresciuto e mantenuto da me sola ed è felice e sempre seguito da psicologa fin da quando era piccolo. Ha chiesto del padre biologico ma non ne ha mai voluto ne parlare ne ha mai dimostrato alcun interesse nel farlo.
Cosa posso fare?cosa può succedere?aiutatemi sono tanto agitata e nervosa

Gent. Le Signora,
se ha un avvocato ha tutto il diritto di chiedere a lui come e' meglio agire. In mancanza, laddove la fiducia in lui riposta e' venuta a scemare, consiglio di cambiare difensore e di rivolgersi a qualche altro collega.
Saluti
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