29-03-2021, 00:11
Buongiorno,
Vorrei chiedere un parere in merito alla mia situazione lavorativa. Il mio contratto di lavoro come quadro prevede la concessione di un'auto aziendale a uso promiscuo, come fringe benefit. In seguito a scissione di ramo d'azienda (l'azienda per cui lavoro è già posseduta dal gruppo), dovrò siglare un nuovo contratto con ragione sociale diversa, quella del gruppo appunto. Non è più previsto, a causa della policy aziendale del gruppo un'auto aziendale per il mio livello. Mi è stato proposto (direi piuttosto imposto) un "indennizzo" di 7.000 euro una tantum. L'auto aziendale di cui dispongo, tra auto e carburante, ha un valore di circa 10.000 € all'anno, per un triennio per me sono 30.000 € che non gravano sul mio potere di spesa. Non riesco a capire come l'azienda possa compensare questa perdita di valore molto elevata (per altro anche oltre un triennio) con un indennizzo minore di un quarto. Mi sembra contrario al principio dell'irriducibilità della retribuzione. In questo modo avrei una perdita di potere di spesa molto elevata. Vorrei sapere se davvero possono farlo, o se quanto meno ci siano strumenti di tutela o per richiedere un indennizzo più congruo. Grazie in anticipo! Diego
Vorrei chiedere un parere in merito alla mia situazione lavorativa. Il mio contratto di lavoro come quadro prevede la concessione di un'auto aziendale a uso promiscuo, come fringe benefit. In seguito a scissione di ramo d'azienda (l'azienda per cui lavoro è già posseduta dal gruppo), dovrò siglare un nuovo contratto con ragione sociale diversa, quella del gruppo appunto. Non è più previsto, a causa della policy aziendale del gruppo un'auto aziendale per il mio livello. Mi è stato proposto (direi piuttosto imposto) un "indennizzo" di 7.000 euro una tantum. L'auto aziendale di cui dispongo, tra auto e carburante, ha un valore di circa 10.000 € all'anno, per un triennio per me sono 30.000 € che non gravano sul mio potere di spesa. Non riesco a capire come l'azienda possa compensare questa perdita di valore molto elevata (per altro anche oltre un triennio) con un indennizzo minore di un quarto. Mi sembra contrario al principio dell'irriducibilità della retribuzione. In questo modo avrei una perdita di potere di spesa molto elevata. Vorrei sapere se davvero possono farlo, o se quanto meno ci siano strumenti di tutela o per richiedere un indennizzo più congruo. Grazie in anticipo! Diego