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Morte coniuge poco dopo sentenza di divorzio
#1
Volevo esporre il mio caso. L'anno scorso muore mia sorella che un paio di mesi aveva divorziato dall'ex-marito. La sentenza di divorzio non era definitiva, si sarebbe dovuto discutere in un'udienza successiva l'importo dell'assegno divorzile. Il giorno di questa udienza, è stato estinto il giudizio per sopravvenuta morte.
Quando, poco dopo la morte di mia sorella, parlai con il suo avvocato, questi mi disse con grande sicurezza che la sentenza di divorzio era "carta straccia" non essendo passata in giudicato.
Adesso per le questioni relative all'eredità mi sto facendo seguire a un altro avvocato, il quale, con altrettanta sicurezza mi dice invece che la sentenza è valida, che l'ex marito avrebbe potuto impugnarla, ma non l'ha fatto.
Io non capisco come stanno le cose, se questa sentenza ha valore oppure no, l'ho fatto presente anche all'avvocato che sembra certo di ciò che dice, come d'altra parte lo era anche quello di mia sorella.
Un grazie ai professionisti che mi daranno una risposta.
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#2
A lungo la giurisprudenza si è interrogata sul tema. Secondo l'orientamento più recente (Corte di Cassazione, ordinanza 15 ottobre-2 dicembre 2019, n. 31358), la morte di un coniuge scioglie il vincolo matrimoniale. Tale evento non solo deve considerarsi preclusivo della dichiarazione di separazione e di divorzio, ma ha anche l’effetto di travolgere ogni pronuncia accessoria alla separazione e al divorzio emessa in precedenza e non ancora passata in giudicato.
La questione si pone a proposito dei giudizi pendenti e quelli definiti, la cui sentenza non sia ancora passata in giudicato.
Se, ad esempio, è stata pronunciata sentenza di divorzio e si è fatto appello solo sulle statuizioni economiche, lo scioglimento del matrimonio deve ritenersi passato in giudicato e, dunque, intoccabile anche se sopravviene la morte dell'ex coniuge.
Al contrario, la morte del coniuge prima che la sentenza sia passata in giudicato impedisce alla stessa di produrre effetti.

(18-06-2020, 20:11)Francesco71 Ha scritto: Volevo esporre il mio caso. L'anno scorso muore mia sorella che un paio di mesi aveva divorziato dall'ex-marito. La sentenza di divorzio non era definitiva, si sarebbe dovuto discutere in un'udienza successiva l'importo dell'assegno divorzile. Il giorno di questa udienza, è stato estinto il giudizio per sopravvenuta morte.
Quando, poco dopo la morte di mia sorella, parlai con il suo avvocato, questi mi disse con grande sicurezza che la sentenza di divorzio era "carta straccia" non essendo passata in giudicato.
Adesso per le questioni relative all'eredità mi sto facendo seguire a un altro avvocato, il quale, con altrettanta sicurezza mi dice invece che la sentenza è valida, che l'ex marito avrebbe potuto impugnarla, ma non l'ha fatto.
Io non capisco come stanno le cose, se questa sentenza ha valore oppure no, l'ho fatto presente anche all'avvocato che sembra certo di ciò che dice, come d'altra parte lo era anche quello di mia sorella.
Un grazie ai professionisti che mi daranno una risposta.
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#3
La ringrazio Avvocato per la risposta. Né mia sorella né l'ex-marito (che quindi da quanto ho capito é il coniuge a tutti gli effetti) avevano presentato appello per motivi economici o altro, e quindi la sentenza non deve risultare passata in giudicato.
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