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Farmaci Salvavita
#1
Buongiorno,
sono uno studente di medicina e volontario del 118.
Riguardo a degli avvenimenti che sono capitati nella mia zona, avrei necessità di chiarire alcuni dubbi in merito.
Nel caso in cui un soggetto allergico e possessore di autoiniettore di adrenalina necessiti la somministrazione del suddetto farmaco, ma sul luogo non è presente un medico, nell'eventualità in cui un laico provveda a tale procedura è possibile appellarsi allo stato di necessità per evitare conseguenze penali quali l'abuso di professione?
In particolare vorrei sapere se il possesso e l'eventuale somministrazione di farmaci salvavita (quali adrenalina, narcan, glucosio, etc...) da parte di personale volontario nell'esercizio delle proprie funzioni può essere legittimato se opportunamente regolamentato e istruito da protocolli interni alla ASL? (all'estero per esempio ci sono molti esempi dove ciò è stato reso possibile).
So benissimo che diagnosi e somministrazione della terapia sono di competenza esclusiva del medico, ma spesso e volentieri sia per problemi geografici che organizzativi (nella nostra zona è presente 1 medico con un bacino di utenza relativamente ampio ed una superficie territoriale abbastanza grande) mi sono ritrovato in dei contesti in cui non potendo essere raggiunto dal sanitario in tempi celeri, si sono create delle situazioni spiacevoli e rischiose per la vita del paziente.
Ringrazio per l'attenzione e rimango in attesa di una vostra risposta.
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