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Eredità indivisa e convivenza
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Vorrei avere un parere , sull'incresciosa situazione che si è creata nella mia famiglia, ormai da anni.
Mia madre, all'epoca ottantaduenne, vedova da dieci anni (apparentemente inconsolabile), cinque anni fa, improvvisamente, senza chiedere nessun parere almeno alle sue figlie che le vivevano vicine, si è letteralmente portata in casa uno sconosciuto, più giovane di lei di 7 anni, dopo una vacanza al mare.
Io le ho subito palesato la mia contrarietà, non alla sua relazione, ma all'inizio di una convivenza che non era opportuna per vari motivi:
- prima cosa il fatto che la sua età avanzata non le permetteva di fare a meno dei figli, benché fosse in buona salute ed ancora indipendente.
In particolar modo di me che le ero stata sempre vicina, avevo rinunciato a suo tempo ad allontanarmi dal luogo in cui vivevamo sia per mio padre che era stato a lungo malato, sia perché lei si sentiva sola;
- in secondo luogo aveva ed ha tutt'ora una pensione di reversibilità che almeno l'avrebbe dovuta rendere prudente nella scelta di risposarsi, come ad un certo punto mi fece capire che lui avrebbe voluto;
- infine quasi tutta l'eredità di mio padre le apparteneva perché nulla era stato diviso, seppure alla morte di mio padre era stata regolarmente fatta la pratica di successione.
In particolare la villa di proprietà condivisa è sua per più del 50% così come un'altra casa al paese di mio padre e vari terreni e propietà.
Il denaro che avevano in banca, poco prima della morte di mio padre, lo aveva versato su un suo conto, in cui noi figli avevamo la firma, ma di fatto lo aveva tenuto lei e noi figli non avevamo detto nulla al riguardo!!

Ho anche avuto il sospetto che si sia sposata segretamente con la compiacenza di qualche prete del paese di lui, perchè dopo tre mesi avevano entrambe una fede e mia madre aveva ammesso di essere andata a "farle benedire".

La cosa che mi ha sconvolta di più e che mi ha fatto veramente male, tanto che sono anche finita al pronto soccorso e mi sono ammalata forse per questo, è che ha cominciato da subito a frequentare la famiglia e le figlie di lui, feste comandate e non.
Lo ha poi presentato a tutti come il suo compagno, insomma ha cominciato con quest'uomo, perfetto estraneo, "una nuova vita" come ha sempre detto a tutti coloro che la conoscono.

Da parte mia e delle mie sorelle non c'è stato, purtroppo, accordo su come fronteggiare la cosa:inizialmente io e la sorella più piccola avevamo cercato di farle fare una divisione, il Notaio l'aveva chiamata "cessione dei beni" a nome di tutt'e quattro i figli, uno dei quali vive all'estero e le aveva fatto una procura. Inizialmente mia madre sembrava convinta, ma poi, al dunque, documenti pronti, si è tirata indietro, ha cominciato ad essere diffidente e a dire che io ero interessata ai suoi soldi e che li avrebbe voluti dare a chi le pareva.

Sull'uomo con cui vive ho preso informazioni: non ha nulla, vive in una casa popolare che ha occupato e dalla quale, probabilmente, se ne dovrà andare.
La moglie è morta suicida tanti anni fa.
A suo dire, tutto quello che ha guadagnato con il suo lavoro, lo ha regalato alle figlie, di cui so che hanno un buon tenore di vita.
Ho anche sentito (perché a suo tempo mi volle parlare) la donna con la quale si era accompagnato, ma senza convivere, per diversi anni: pare che inizialmente fosse splendido con lei come ora è con mia madre, ma poi, quando la signora mise in vendita la casa ed ebbe dato parte del ricavato ai suoi figli, lui si sarebbe adirato perchè non voleva. Conosciuta mia madre l'ha lasciata senza una spiegazione.
Al colloquio con questa donna aveva assistito anche la sorella che concordava con me, ma che poi si è tirata indietro su tutto.

Ora ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco per non perdere i contatti con mia madre, ma ho paura che si stia ripetendo la storia che ha avuto con la precedente donna, poiché mia madre vuole vendere casa e beni: l'unica cosa che posso fare è oppormi a queste vendite, per le quali le mie sorelle e mio fratello sembrano essere d'accordo.

Gli avvocati sentiti in merito, dicono che non c'e nulla da fare da parte mia, che sono l'unica che non si è arresa alla situazione, se non di chiedere la divisione giudiziale dell'eredità, con buona pace per tutti. Lei cosa mi consiglia?
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