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Controversia con venditore dopo acquisto mediante PayPal
#1
Question 
Gentili avvocati, mi trovo a dover aprire questa discussione a causa di una controversia avuta con un venditore. Proverò a spiegare brevemente la situazione verificatasi, nella speranza che qualcuno che abbia questo specifico tipo di competenza legale possa rispondermi.
Qualche mese fa, tra novembre e dicembre ho acquistato tramite PayPal un prodotto da una vetrina online (trattasi di un articolo di elettronica dal prezzo di 130 euro circa) che mi è stato consegnato dopo qualche giorno. In seguito, dopo del tempo trascorso, ho deciso di riacquistare anche un secondo prodotto dallo stesso venditore (un altro articolo di elettronica di 170 euro) in quanto inizialmente il primo articolo mi aveva soddisfatto. Dopo circa un paio di mesi il primo di questi articoli ha iniziato a manifestare i primi problemi di malfunzionamento, seguito subito dal secondo articolo che ha avuto la stessa sorte. Sottolineo di essermi accorto solo in seguito che il venditore altro non fa che una compravendita da un colosso cinese affermato nel marketing online per poi rivendere gli stessi prodotti maggiorati di 80 90 euro o più; ho infatti riacquistato per pura curiosità lo stesso prodotto dalla Cina a soli 40 euro ed era praticamente lo stesso commercializzato dal venditore in questione.
I problemi sono cominciati quando, dopo essermi accorto che qualcosa non andava, ho aperto una contestazione tramite PayPal (prima con il primo prodotto e dopo un paio di giorni anche con il secondo, al fine di avviare un reso per entrambi). Il venditore ha risposto al primo reclamo accettando la restituzione. In questa occasione PayPal mi chiede di rispedire indietro uno solo dei prodotti attenendomi scrupolosamente alle disposizioni da loro dettatemi a mezzo mail. Così faccio e dopo diversi giorni vengo rimborsato; fin qui tutto procede bene. Il dissidio si verifica con il reso del secondo prodotto in quanto, dopo aver aperto allo stesso modo la controversia su PayPal, il venditore non risponde nei termini (se non erro di 10 giorni) dettati da PayPal e quindi la controversia viene chiusa direttamente a mio favore. A questo punto tra me e il venditore si era già creato un rapporto di astio per cui ha ben pensato di ritardare al più possibile la pratica semplicemente non rispondendo, facendo però, come ho già evidenziato, scadere i termini. Essendo stata chiusa a mio favore per la mancata risposta in tempo utile da parte sua, non viene elaborato alcun processo di restituzione da PayPal, per cui non effettuo il reso (anche qui devo sottolineare che mi sono attenuto scrupolosamente alle indicazioni di PayPal i cui operatori mi hanno spiegato che avrei dovuto seguire a menadito le loro indicazioni e l'eventuale l'indirizzo di reso fornitomi da loro, e non quello comunicatomi attraverso vie informali dal venditore stesso in quanto ogni cosa deve poter essere tracciabile). Oggi, a distanza di alcuni giorni dal secondo rimborso ricevo dei messaggi su Whatsapp da parte del venditore il quale con toni arroganti mi chiama "truffatore e disonesto" perchè non ho rispedito indietro il secondo prodotto nonostante PayPal mi avesse rimborsato, specificando che mi avrebbe a breve denunciato ai carabinieri. Gli spiego che io mi sono attenuto alle indicazioni di PayPal, il quale, facendo da garante tra le parti, non ha predisposto una spedizione, per cui se gli avessi spedito l'articolo in maniera informale lui avrebbe potuto anche continuare a dire di non averlo ricevuto, ma lui ha continuato a mostrare toni irriverenti nei miei confronti, sostenendo di essere libero di chiamarmi truffatore perchè nessuno glielo può vietare.
Nella speranza di aver esplicato al meglio la problematica, le mie domande sarebbero due:
1) Data la sua mancata risposta al reclamo di PayPal nei termini utili (piattaforma a cui lui ha deciso di affidarsi e sottostare ai termini e condizioni), sono tenuto a rispedire indietro il prodotto in una situazione del genere? Premetto che di un prodotto simile non me ne faccio assolutamente nulla, ma avendomi indispettito davvero tanto vorrei avvalermi a dispetto di ogni mio diritto.
2) Potrei effettuare una controquerela per diffamazione per avermi chiamato truffatore e disonesto (messaggi audio presenti in chat)?
Vi ringrazio caldamente per l'eventuale assistenza.
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#2
(10-02-2022, 23:54)Dario000 Ha scritto: Gentili avvocati, mi trovo a dover aprire questa discussione a causa di una controversia avuta con un venditore. Proverò a spiegare brevemente la situazione verificatasi, nella speranza che qualcuno che abbia questo specifico tipo di competenza legale possa rispondermi.
Qualche mese fa, tra novembre e dicembre ho acquistato tramite PayPal un prodotto da una vetrina online (trattasi di un articolo di elettronica dal prezzo di 130 euro circa) che mi è stato consegnato dopo qualche giorno. In seguito, dopo del tempo trascorso, ho deciso di riacquistare anche un secondo prodotto dallo stesso venditore (un altro articolo di elettronica di 170 euro) in quanto inizialmente il primo articolo mi aveva soddisfatto. Dopo circa un paio di mesi il primo di questi articoli ha iniziato a manifestare i primi problemi di malfunzionamento, seguito subito dal secondo articolo che ha avuto la stessa sorte. Sottolineo di essermi accorto solo in seguito che il venditore altro non fa che una compravendita da un colosso cinese affermato nel marketing online per poi rivendere gli stessi prodotti maggiorati di 80 90 euro o più; ho infatti riacquistato per pura curiosità lo stesso prodotto dalla Cina a soli 40 euro ed era praticamente lo stesso commercializzato dal venditore in questione.
I problemi sono cominciati quando, dopo essermi accorto che qualcosa non andava, ho aperto una contestazione tramite PayPal (prima con il primo prodotto e dopo un paio di giorni anche con il secondo, al fine di avviare un reso per entrambi). Il venditore ha risposto al primo reclamo accettando la restituzione. In questa occasione PayPal mi chiede di rispedire indietro uno solo dei prodotti attenendomi scrupolosamente alle disposizioni da loro dettatemi a mezzo mail. Così faccio e dopo diversi giorni vengo rimborsato; fin qui tutto procede bene. Il dissidio si verifica con il reso del secondo prodotto in quanto, dopo aver aperto allo stesso modo la controversia su PayPal, il venditore non risponde nei termini (se non erro di 10 giorni) dettati da PayPal e quindi la controversia viene chiusa direttamente a mio favore. A questo punto tra me e il venditore si era già creato un rapporto di astio per cui ha ben pensato di ritardare al più possibile la pratica semplicemente non rispondendo, facendo però, come ho già evidenziato, scadere i termini. Essendo stata chiusa a mio favore per la mancata risposta in tempo utile da parte sua, non viene elaborato alcun processo di restituzione da PayPal, per cui non effettuo il reso (anche qui devo sottolineare che mi sono attenuto scrupolosamente alle indicazioni di PayPal i cui operatori mi hanno spiegato che avrei dovuto seguire a menadito le loro indicazioni e l'eventuale l'indirizzo di reso fornitomi da loro, e non quello comunicatomi attraverso vie informali dal venditore stesso in quanto ogni cosa deve poter essere tracciabile). Oggi, a distanza di alcuni giorni dal secondo rimborso ricevo dei messaggi su Whatsapp da parte del venditore il quale con toni arroganti mi chiama "truffatore e disonesto" perchè non ho rispedito indietro il secondo prodotto nonostante PayPal mi avesse rimborsato, specificando che mi avrebbe a breve denunciato ai carabinieri. Gli spiego che io mi sono attenuto alle indicazioni di PayPal, il quale, facendo da garante tra le parti, non ha predisposto una spedizione, per cui se gli avessi spedito l'articolo in maniera informale lui avrebbe potuto anche continuare a dire di non averlo ricevuto, ma lui ha continuato a mostrare toni irriverenti nei miei confronti, sostenendo di essere libero di chiamarmi truffatore perchè nessuno glielo può vietare.
Nella speranza di aver esplicato al meglio la problematica, le mie domande sarebbero due:
1) Data la sua mancata risposta al reclamo di PayPal nei termini utili (piattaforma a cui lui ha deciso di affidarsi e sottostare ai termini e condizioni), sono tenuto a rispedire indietro il prodotto in una situazione del genere? Premetto che di un prodotto simile non me ne faccio assolutamente nulla, ma avendomi indispettito davvero tanto vorrei avvalermi a dispetto di ogni mio diritto.
2) Potrei effettuare una controquerela per diffamazione per avermi chiamato truffatore e disonesto (messaggi audio presenti in chat)?
Vi ringrazio caldamente per l'eventuale assistenza.
Gentile Dario, la diffamazione per avere luogo richiede che la condotta diffamatoria venga espletata in presenza di altre persone. Laddove il venditore si sia limitato ad inviare messaggi vocali non ritengo possa parlarsi di diffamazione. Potra' comunque, ove soggetto di denuncia, difendersi in altri modi. Se vuole mi lasci un suo contatto. Nell'attesa, saluti
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