24-08-2025, 23:40
Ciao a tutti, mi chiamo Mario e scrivo dalla provincia di Ancona. Prima di scrivere ho cercato bene tra le discussioni, ma non ho trovato qualcosa di specifico come quello che sto chiedendo. Mi rivolgo qui perché ho una situazione che mi sta logorando psicologicamente e cerco un supporto o consiglio da qualcuno. Il 31 marzo 2022 è mancato mio padre, ed è sorto il problema dell'eredità, poiché ho un fratello qui con cui ho buoni rapporti e 2 fratellastri extra UE, che subito dopo il decesso ci hanno fatto scrivere da un'avvocato, senza neanche consultarci, che volevano l'eredità, nonostante sono decenni che non vengono e non conoscono la situazione debitoria che è considerevole nonostante le 2 proprietà in ballo: un terreno e il locale dove lavorava mio padre e che ora gestisce mio fratello, con non pochi problemi. Passa un po' di tempo e il mio avvocato mi comunica che accettano con beneficio di inventario l'eredità. Da quel punto il nulla, situazione totalmente stagnante, io contatto con frequenza il mio avvocato per accelerare la pratica, ma a parte dirmi che ha fatto delle proposte alla controparte, tutto tace, il loro avvocato sembra non interessarsi alla situazione, e io ho paura di cambiare avvocato per vari motivi, sia per il fatto che conosce tutta la documentazione e la storia e ripartire da zero sarebbe controproducente, sia perché non riesco a capire se cambiando risolverei qualcosa se dall'altra parte non c'è collaborazione. La questione quindi è: cosa posso fare in generale o proporre all'avvocato per velocizzare il più possibile questa situazione? Se loro ad oltranza non danno mai una risposta/decisione, come si può operare, data l'esigenza urgente di mio fratello di avere l'intera proprietà del locale di lavoro? Vi ringrazio di cuore intanto!