02-02-2022, 05:06
Buongiorno,
sono un programmatore e sto pensando di aprire un social network per scambisti.
In questo social, che funzionerebbe come Facebook, gli utenti potranno postare le foto e video, anche, diciamo così, piccanti.
Ovviamente, nulla a che fare con la pedopornografia, che è vietata dal disclaimer e che mi appresterei a bloccare e comunicare alla polizia non appena vi fosse qualcuno che postasse materiale del genere.
Il mio lavoro, sarebbe solo ed esclusivamente di manutenere il sito e di incassare i crediti venduti, come una normalissima chat line a pagamento.
Io venderei solo l'iscrizione, ed ovviamente, terrei sorvegliato il sito stesso.
Nel disclaimer scriverò che nessuno dev'essere riconoscibile, o fotografare elementi che facciano ricondurre agli utenti, e che il sito vieta la prostituzione e/o la pubblicazione dei propri dati (telefono, email, etc...). Anche il loro nome verrà sostituito con un nickname di fantasia.
Vorrei sapere se una simile attività potrebbe essere additata come favoreggiamento alla prostituzione, visto che ho letto che chi gestisce i siti di annunci e le chat line, ma senza intervenire direttamente per aiutare i clienti, non commette alcun reato, ma vende solo un servizio.
Grazie.
sono un programmatore e sto pensando di aprire un social network per scambisti.
In questo social, che funzionerebbe come Facebook, gli utenti potranno postare le foto e video, anche, diciamo così, piccanti.
Ovviamente, nulla a che fare con la pedopornografia, che è vietata dal disclaimer e che mi appresterei a bloccare e comunicare alla polizia non appena vi fosse qualcuno che postasse materiale del genere.
Il mio lavoro, sarebbe solo ed esclusivamente di manutenere il sito e di incassare i crediti venduti, come una normalissima chat line a pagamento.
Io venderei solo l'iscrizione, ed ovviamente, terrei sorvegliato il sito stesso.
Nel disclaimer scriverò che nessuno dev'essere riconoscibile, o fotografare elementi che facciano ricondurre agli utenti, e che il sito vieta la prostituzione e/o la pubblicazione dei propri dati (telefono, email, etc...). Anche il loro nome verrà sostituito con un nickname di fantasia.
Vorrei sapere se una simile attività potrebbe essere additata come favoreggiamento alla prostituzione, visto che ho letto che chi gestisce i siti di annunci e le chat line, ma senza intervenire direttamente per aiutare i clienti, non commette alcun reato, ma vende solo un servizio.
Grazie.