04-12-2019, 18:46
alcuni anni fa frequentai una ragazza con cui ci vedemmo tre o quatto volte. a distanza di sei mesi venni contattato da lei e dalla famiglia dicendomi che la ragazza era incinta e che dovevamo sposarci immediatamente io preso dal panico andai dai carabinieri che a loro volta fecero venire la famiglia in caserma. io dissi che non volevo sposarmi e che alla nascita del bambino avrei fatto le analisi e se era figlio mio lo avrei riconosciuto e fatto da padre ma questi si opposero in modo categorico minacciandomi davanti ai carabinieri sostenendo che o mi sposavo oppure il bambino non lo avrei mai visto, e cosi fecero. nell'arco degli anni ci fu qualche tentativo di avvicinamento cercato da una loro parente cui io non mi sottrassi ma ogni volta venivo inibito con delle minacce di botte e con aggressioni verbali dai parenti di costei al punto che fui costretto ad andarmene all'estero vinto dalla paura che avevo sviluppato nei loro confronti. ora a distanza di tanti anni il ragazzo ha 30 anni vuole portarmi in tribunale per una richiesta di paternità. tutto questo mi ha creato uno stato d'ansia enorme, premetto che non sono benestante ma affrontare una causa del genere mi spaventa moltissimo. secondo voi il giudice terrà conto del fatto che furono loro a costringermi a non fare il padre? credo che i carabinieri verbalizzarono il tutto e inoltre cosa mi devo aspettare nel caso venga portato in tribunale? ho provato a instaurare un rapporto con il ragazzo ma non è facile, lui è pieno di rabbia verso di me e non fa nulla per facilitare la cosa, ogni volta che provo a parlargli attraverso i social mi risponde dopo due giorni e al massimo usa una o due parole per poi chiudere la conversazione. non è facile fare il padre quando ti ritrovi un figlio adulto cui tu non hai potuto crescere,, vorrei provarci ma è lui che mi tiene lontano anche se poi è sempre lui che vuole il riconoscimento. a questo punto devo pensare che forse ambisce solo a un eventuale compenso economico e che di me non se ne frega nulla. il giudice terrà conto del fatto che non sono stato io a non volerlo bensi la famiglia della madre ha voluto cosi?