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Recisione dei tubi riscaldamento e acqua calda e interruzione di gravidanza
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Buonasera. I miei vicini ristrutturando la casa hanno involontariamente reciso le mie tubature del riscaldamento. La abitazione è frutto di un passato frazionamento. Sono rimasta senz'acqua e riscaldamento durante le prime settimane di gravidanza. Sono sopra i 40 e avevo istruzioni di rimanere ferma. Era una gravidanza cercata. Ho pagato un iter di controllo ginecologico per sostenere un concepimento difficile per la mia età. Nessuno si è presentato alla mia port e mi hanno chiesto di non chiedere nulla in cambio del ripristino degli impianti. Hanno gestito malissimo umanamente tutto.
La ristrutturazione totale in superbonus è durata quasi due anni. Un incubo di rumore, polvere e numerosi danni. Hanno demolito una scala poggiata al muro divisorio crepandomi il muro in superficie. Il mio cane morto di attacchi epilettici sollecitato da una ristrutturazione invasiva e lunghissima. La loro gigantesca pompa di calore da 6 Kw me l'hanno piazzata a 70 cm dalla porta d'ingresso. Infiltrazioni in bagno perchè la ditta ha eseguito male i lavori della copertura. Ora interviene l'avvocato ma la questione è che i danni materiali sono chiari mentre la questione dell'aborto che è quello che mi ha addolorata di più l'avvocato scelto è restio a menzionarlo. Mentre un altro legale sostiene il contrario. Non voglio speculare ma la mancanza di rispetto è stata tale che devo procedere per chiudere questa faccenda con me stessa. Chiedo la copertura delle spese di 1200 euro tra analisi e monitoraggi ecografici. Tutto qui
Che diritti sono stati lesi? Vorrei un risarcimento delle spese sostenute. Alla mia età è difficile ritentare. Vivrò di rimpianti.
Cordiali saluti e grazie
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