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Il tramezzino trappola
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Scrivo per porre il seguente quesito:

Sul suo luogo di lavoro il dottor X ha motivo di sospettare che un suo collega, il signor Y, di tanto in tanto rubi del cibo appartenente ad altri colleghi. Per far luce sulla faccenda il dottor X inizia a piazzare un tramezzino sulla sua scrivania tutti i giorni, senza alcuna intenzione di mangiarlo, con la sola speranza che il signor Y lo rubi in maniera tale da avere una possibilità di coglierlo in flagrante. Qualche giorno dopo l'inizio di questa operazione il tramezzino viene effettivamente rubato, ed il signor Y viene identificato come il responsabile senza ombra di dubbio. Il dottor X nel raccontare l'accaduto ai suoi colleghi specifica esplicitamente e con orgoglio il suo intento di tendere una trappola al signor Y, e si dimostra contento che la sua trappola sia scattata come da lui previsto giorni addietro.

Il mio quesito è il seguente: il dottor X ha commesso qualche reato o illecito? Il signor Y può essere ritenuto colpevole per il suo furto oppure in qualche modo il fatto che gli sia stata volontariamente tesa una trappola può ribaltare la situazione? Insomma è lecito tendere trappole ai colleghi in questo modo sulla base di un semplice sospetto?
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