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Tettoia in eternit dell'appartamento vicino
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Buongiorno a tutti e complimenti per il forum!
Vorrei illustrarvi la nostra vicenda condominiale, mia e di mia moglie, per quanto riguarda la tettoia in eternit dell’appartamento a fianco al nostro.
Sono ormai due anni che stiamo tribolando perché qualcuno facesse almeno un’ispezione per valutare quanto può essere pericolosa per la nostra salute.
A noi pare che nel corso degli anni la tettoia si sia un po’ degradata, soprattutto ai bordi. Sapevamo che l’appartamento in questione era disabitato da parecchio tempo e addirittura era stato messo all’asta a causa di ingenti debiti condominiali a carico della (defunta) ex-padrona. Abbiamo cercato di chiedere a più riprese informazioni all’amministratore in merito e non abbiamo avuto molte risposte: in prima battuta ci aveva detto che non poteva aiutarci perché l’eternit si trovava in un’abitazione privata e non su un’area condominiale, poi nuovamente ci ha risposto che avrebbe mandato un’azienda a verificare lo stato di quella tettoia, cosa mai avvenuta. A distanza di tempo abbiamo deciso di inviare una pec all’ufficio ecologia del nostro comune spiegando la situazione e allegando anche alcune foto dimostrative, ma purtroppo neanche il comune ci è stato di aiuto: siamo stati contattati telefonicamente da un funzionario che diceva di non riuscire a risalire ad un proprietario/curatore dell’appartamento e abbiamo quindi coinvolto l’amministratore via email per cercare di avere queste informazioni, che ha fornito inviando nome, cognome e recapito del figlio della ex-proprietaria. Purtroppo il comune si è rifiutato ugualmente di intervenire dicendo che i dati del proprietario non sono validi, poiché trattandosi di una casa all’asta sono richiesti quelli del curatore fallimentare. L’amministratore ha detto di non possedere i dati di un curatore e la vicenda è così calata nel silenzio.
Dopo tempo abbiamo saputo che la prassi corretta è quella di segnalare alla ASL il problema, cosa che abbiamo fatto tramite pec, inviando anche le solite foto dimostrative. Purtroppo neanche così siamo riusciti a rompere il muro di gomma: la ASL ci risponde dicendo che ha relazionato al nostro comune per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza, quindi tutto come prima…
A distanza di qualche mese, come ultima spiaggia, abbiamo contattato telefonicamente l’ARPA Lombardia per capire come potevamo agire per farci ascoltare, ma ahimè, anche loro ci dicono che non possono fare niente e che addirittura “non se ne occupano”…
Volevo sapere se qualcuno può suggerirci come possiamo comportarci.

Grazie mille
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