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SERVITU' PER IMPIANTI TELEFONICI CONDOMINIALI.
#1
Dieci anni fa ho acquistato un appartamento, a scopo investimento, e contestualmente, con lo stesso rogito, ho acquistato anche un sottoscala, però catastalmente non direttamente collegato all’appartamento stesso. In questo sottoscala esiste un armadio tipo Telecom che l’ impresario mi aveva assicurato non utilizzato in quanto predisposto solo per i vecchio progetto Socrate poi abbandonato. Ingenuamente ho creduto all’impresario, anche perché, essendo l’armadio chiuso a chiave non potei verificare.
Tutto è andato tranquillo fino ad ora quando l’amministratore mi ha chiesto di dare accesso al locale ad una delle tante società incaricate da Open Fiber per un sopralluogo.
Sono cosciente che ingenuamente mi sono accollato una servitù, che mi è stata appioppata in modo truffaldino ( come detto sopra), e che quindi devo dare accesso al titolare degli impianti ( TELECOM). Quello che chiedo è se sono obbligato a dare accesso a tutte le varie altre compagnie che si presenteranno, per verificare la possibilità di proporre e quindi installare impianti fibra, oppure il mio obbligo è solo nei confronti di Telecom.
Domanda chiave: possono obbligarmi a concedere spazio nella mia cantina a Open Fiber ( che finora non si sa quali collegamenti/canalizzazioni utilizzerà) per installare loro apparecchiature (tipo ROE) e quindi crearmi, contro il mio volere una nuova servitù? Nel caso volessero accedere alla centralina TIM, non di loro proprietà, posso oppormi.?
Grazie
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