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Una questione insolita...
#1
Buongiorno,
vorrei sottoporre una questione abbastanza insolita.
Tizio acquista un immobile da Caio e stabilisce (davanti al notaio) che questi possa rimanere in casa (dove vive da solo) sino al 30 giugno 2020 per avere il tempo di andare altrove.
Dopo due giorni, Caio acquista a sua volta un altro immobile da ristrutturare. Qualche giorno più tardi, si suicida all'interno dell'abitazione venduta a Tizio.
Ovviamente lascia all'interno dell'abitazione tutti i suoi beni mobili ed effetti personali.
Tizio, venuto a sapere che Caio aveva un figlio di 10 anni con una donna da cui era separato, contatta l'ex compagna di Caio per spiegare la situazione e far liberare l'appartamento, spiegando che anche lui ha necessità di entrare in casa poiché genitore di due minori, separata a sua volta e con affitto e nuovo mutuo da pagare. L'avvocato dell'ex compagna di Caio rende noto che vi è un testamento che vede la sorella di Caio ereditaria dei suoi beni.
Tizio, dunque, contatta la sorella di Caio e le chiede (sin dal mese di maggio 2020) di liberare l'immobile entro il 30 giugno. Per tutta risposta, la sorella di Caio replica di avere complicazioni a rispettare le scadenze.
Ora, il quesito è questo:
- Essendo l'immobile oramai di proprietà di Tizio;
- Avendo Tizio due figli minori e trovandosi a pagare mutuo ed affitto qualora non avesse disponibilità della sua nuova casa;
- Essendo l'immobile libero da persone, ma occupato da sole cose mobili

Quali sono le possibilità a favore di Tizio di ottenere il bene lecita ente acquistato?
Quali le vie da percorrere?
La mancata liberazione dell'appartamento nei termini previsti, configura qualche illecito civile/penale?
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#2
Gent.mo,
Le consiglio la lettura del seguente articolo:
https://www.laleggepertutti.it/199660_ac...izialmente.

(20-06-2020, 13:55)Vincenzino00 Ha scritto: Buongiorno,
vorrei sottoporre una questione abbastanza insolita.
Tizio acquista un immobile da Caio e stabilisce (davanti al notaio) che questi possa rimanere in casa (dove vive da solo) sino al 30 giugno 2020 per avere il tempo di andare altrove.
Dopo due giorni, Caio acquista a sua volta un altro immobile da ristrutturare. Qualche giorno più tardi, si suicida all'interno dell'abitazione venduta a Tizio.
Ovviamente lascia all'interno dell'abitazione tutti i suoi beni mobili ed effetti personali.
Tizio, venuto a sapere che Caio aveva un figlio di 10 anni con una donna da cui era separato, contatta l'ex compagna di Caio per spiegare la situazione e far liberare l'appartamento, spiegando che anche lui ha necessità di entrare in casa poiché genitore di due minori, separata a sua volta e con affitto e nuovo mutuo da pagare. L'avvocato dell'ex compagna di Caio rende noto che vi è un testamento che vede la sorella di Caio ereditaria dei suoi beni.
Tizio, dunque, contatta la sorella di Caio e le chiede (sin dal mese di maggio 2020) di liberare l'immobile entro il 30 giugno. Per tutta risposta, la sorella di Caio replica di avere complicazioni a rispettare le scadenze.
Ora, il quesito è questo:
- Essendo l'immobile oramai di proprietà di Tizio;
- Avendo Tizio due figli minori e trovandosi a pagare mutuo ed affitto qualora non avesse disponibilità della sua nuova casa;
- Essendo l'immobile libero da persone, ma occupato da sole cose mobili

Quali sono le possibilità a favore di Tizio di ottenere il bene lecita ente acquistato?
Quali le vie da percorrere?
La mancata liberazione dell'appartamento nei termini previsti, configura qualche illecito civile/penale?
Puoi inviare una richiesta di consulenza direttamente all'avvocato Mariano Acquaviva, che si impegnerà a rispondere alla tua richiesta di consulenza entro 5 giorni.
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