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ascensore e invalidità
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Buongiorno,
mi chiamo Carlo Castorina, vi espongo un problema che ha un iter tormentato e lungo .
Abito al terzo piano di uno stabile senza ascensore. Mia moglie ha avuto un ictus cerebrale per il quale ha avuto il riconoscimento di invalidità dell’80%. E’ inoltre affetta da cardiopatia ed ipertensione, fa fatica a salire le scale, e il cardiologo che la segue le ha prescritto di evitare di affaticarsi
Da tre anni e mezzo abbiamo richiesto l’installazione di un ascensore (con approvazione da parte della Assemblea Condominiale a maggioranza).
Considerando le misure di legge prescritte non è possibile realizzare all’interno delle scale con taglio delle stesse.
È invece possibile realizzarlo esternamente, ma alcuni condomini minacciano azioni legali per il disagio che ne riceverebbero che essenzialmente è di natura estetica.
Abbiamo commissionato l’ascensore alla Ditta Kone e già pagato 12.000 euro come prima rata, ma questa ditta tergiversa adducendo complicazioni burocratiche.
Che mezzi legali ho per non fare morire mia moglie prematuramente per affaticamento?
Posso diffidare o fare pressione sul Condominio, sulla Ditta Kone e sull’Amministratore?
Posso snellire l’iter burocratico di richieste e permessi, prima che mia moglie abbia un altro ictus?
Che misure minime dovrebbe avere l’ascensore, in linea con la normativa delle barriere architettoniche, considerando in futuro l’uso anche carrozzella per non deambulanti

Vi ringrazio se mi farete sapere un parere dettagliato che ritengo possa essere anche di interesse generale.
Carlo Castorina –
Indirizzo mail toblach50@hotmail.com - crl.castorina@gmail.com
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