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Moglie con problemi mentali allontanata dalla madre
#1
Salve. Vi spiego in breve l'accaduto con mia moglie. Sposati da 1 anno e fidanzati per 3 anni, lei ha vissuto la sua gelosia sempre in maniera patologica. Vedeva situazioni che non accadevano tra me e altre donne in strada, immaginava tradimenti e sentiva rumori che non esistevano inerenti sempre al tradimento, rispondeva con violenza al fatto che io mi difendessi.

In questi ultimi tempi però i sintomi sono peggiorati. Tornavo da un negozio e mia moglie dal terrazzo dice di avermi visto spingere un'altra donna per provarci, cosa un'ennesima volta non reale. Dopo l'ennesimo litigio per convincerla - inutilmente - che quello che vede non è reale, la madre è passata a prendersela e portata a casa.

La madre non affronta con lucidità la questione e ora lei non vive più qui. Come posso fare per aiutarla? Posso chiedere un TSO? Posso denunciare la madre? In alternativa posso risolvere nell'ambito medico parlando con uno psichiatra e poi con un'avvocato o uno o l'altro?

GRAZIE MILLE. LA VOSTRA RISPOSTA SARA' DECISIVA.
SALUTI
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#2
Gentile Sig. Simone,
Innanzi tutto, prima di analizzare la questione sotto l’aspetto legale, mi sento di esprimerle la mia
più completa solidarietà per la spiacevole situazione familiare che si è venuta a creare.

Quella del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) mi sembra un’opzione eccessiva e molto remota, in quanto, apparentemente, non ci sono i presupposti per procedere.

La cosa migliore da fare è recarsi presso la sua Asl di residenza, reparto di igiene mentale, per esporre la problematica.
Gli psicologi avvieranno tutta la procedura del caso e sapranno consigliarle la strada migliore da seguire.

Quanto ad eventuali “denunce alla madre” ed altre procedure che intende perseguire penalmente/civilmente, si affidi alla consulenza di un mio collega, che dopo aver letto attentamente le carte, saprà sicuramente consigliarla al meglio.

In bocca la lupo
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#3
(29-07-2019, 14:07)Avv.DT Ha scritto: Gentile Sig. Simone,
Innanzi tutto, prima di analizzare la questione sotto l’aspetto legale, mi sento di esprimerle la mia
più completa solidarietà per la spiacevole situazione familiare che si è venuta a creare.

Quella del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) mi sembra un’opzione eccessiva e molto remota, in quanto, apparentemente, non ci sono i presupposti per procedere.

La cosa migliore da fare è recarsi presso la sua Asl di residenza, reparto di igiene mentale, per esporre la problematica.
Gli psicologi avvieranno tutta la procedura del caso e sapranno consigliarle la strada migliore da seguire.

Quanto ad eventuali “denunce alla madre” ed altre procedure che intende perseguire penalmente/civilmente, si affidi alla consulenza di un mio collega, che dopo aver letto attentamente le carte, saprà sicuramente consigliarla al meglio.

In bocca la lupo
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#4
Salve, quali carte? Come posso contattare il suo collega?
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#5
Attendo sue! Grazie!
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